16 febbraio 2006

CLASSIC CARS. Il fascino delle auto antiche tra storia della tecnologia e arte

MG foto totale laterale sin. dall'alto (sett.2005)(piccola) Il fascino delle automobili antiche, parlo di quelle davvero antiche, prende sùbito e totalmente tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, giovani e vecchi. Per tanti motivi (v. articolo). E già solo questo l'avvicina ad una curiosa caratteristica dell'arte antica, che è stata ed è tuttora capace di comunicare a tutti. Non voglio ricordare il valore culturale come testimonianza di "archeologia industriale", che pure esiste. Per esempio, l’auto che si vede nelle tre immagini, una Mg-Tc è frutto di un progetto ingegneristico unico, e conserva ancora qualcosa dell'artigianato antico dei carrozzai: è stata montata tutta a mano, come si vede dalle fotografie della linea di lavorazione nella fabbrica di Abington (Inghilterra).

Come linea estetica, la Mg modello T è la tipica spider inglese degli anni Trenta, anche se la sua produzione durò fino al primo dopoguerra. Ma tornando all'oggetto artistico o artigianale o paleo-industriale, che piace subito a tutti, oggi come negli anni Trenta, be', senza fare polemiche, lo stesso non si può dire dell'arte o dell'artigianato di oggi. Che piace - se piace - solo a sparute frange o classi di età, perché ormai la propensione all'arte, la formazione del gusto, è diventata una fenomeno antropologico-culturale di minoranza, che procede ad ondate di moda (un film, la Tv, un libro di successo, i giornali illustrati, internet). 

MG foto tre-quarti anteriore destro (sett.2005)(piccola)Nulla più di individuale, di personale. Vi ricordate, quando eravamo giovanissimi, che "schifo" che ci faceva, a noi romani, l'Altare della Patria o Vittoriano? Ci avevano convinto i professori della facoltà di architettura di Roma, tutti contestatori snob antiborghesi. Gli stessi che progettavano e costruivano i serpentoni di cemento armato di Corviale - invivibile - solo per il gusto d'una aristocratica "linea" grafica, d'un disegno originale, ma poi loro abitavano ai Parioli o al Ludovisi.

Poi imparammo a guardare con i nostri occhi, e quell'esagerata rievocazione di un'arte antica favoleggiata che il nostro giovane Stato liberale esponeva come simbolo, in mancanza d'altri nella città dei Papi, come per acquistare autorevolezza, diventava commovente, addirittura nobile, nonostante la semantica architettonica dell'imitazione, vietatissima in un Paese che ha tutto, come l'Italia. Diverso il discorso dell'arte antica: dal garzone del merciaio al prete, dalla lavandaia all'artigiano, tutti vedevano subito con i propri occhi che "era bella". Eh, questa era la superiorità del Duomo d'Orvieto o della Gioconda o delle grandi statue greche, o dei mosaici pompeiani, insomma dell'Arte antica in genere: piaceva, e piaceva a tutti, colti e ignoranti. Perché parlava, comunicava. Cosa che l'arte moderna non fa più con la medesima ampiezza e profondità.

Mg foto cruscotto e parabr.centrale (sett.2005) corretto (picc.)La mia automobile d'epoca, una spider MG, mod.TC, funzionante (anzi, si accende al primo giro di chiavetta, il che non si può dire di tutte le auto moderne), che ho restaurato in parte personalmente, specialmente il cruscotto (vedi), ha questo di consolante in comune con l'arte antica, che piace a tutti.
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Un raro filmato amatoriale in bianco-nero del 1948 mostra sui tornanti delle "corniches" sopra Montecarlo una MG-TC come la mia che accompagna, anzi, provoca, la nuova Porsche condotta dall'ing. Porsche in persona in un test prima della produzione. Avete visto che grinta? Diciamo che la MG ci fa la figura migliore....

AGGIORNATO AL 10 MARZO 2013

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao amico mio,
la tua macchina é veramente mitica. Non vedo l'ora di farci un bel giro sopra per le vie di Roma! Ti mando un grosso abbraccio.
Roberta T.

21 aprile 2006 alle ore 18:32  

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