23 dicembre 2007

NATALE? Feste della Luce e Saturnali: origini pagane e naturiste dell’Europa.

L’anno sta per concludersi, l’inverno sta per entrare nel suo periodo più centrale e più freddo: siamo al solstizio d’inverno. E’ forse il tempo d’una piccola pausa per i bilanci personali, magari per programmare qualche iniziativa per il prossimo anno. Nei pochi giorni di sosta c’è chi romanticamente indugia nei buoni propositi, ma è solo perché non ha riletto quelli che scrisse nell’ultima pagina dell’agenda lo scorso anno. Quasi mai realizzati. Mentre abbiamo fatto cose che non immaginavamo neanche. Così, curiosamente, questi nostri limiti ci rendono più saggi, perché ci fanno apparire ai nostri stessi occhi vulnerabili dall’alea, dal Caso.

E ora che per fortuna il sole, invertendo l’inquietante tendenza degli ultimi mesi, riprende a sorgere sempre più presto, a splendere sempre più in alto, e a tramontare sempre più tardi, la certezza della nuova luce conforta la nostra vita. Possiamo capire, perciò, la gioia dell’Uomo primigenio e le ataviche Feste della Luce, o del sole, in un periodo dell’anno in cui di sole e di luce non ce n’è mai abbastanza.

E’ in questo periodo che i naturisti tedeschi, riprendendo l'uso degli antichi Romani che praticavano la salutare apricatio (esposizione del corpo nudo al sole, salutare specialmente per i vecchi), organizzavano nella propria Lichtbund (Associazione della Luce) feste all'aperto in cui simbolicamente e per rigenerarsi esponevano il corpo nudo ai tiepidi raggi del sole invernale.

I Romani tenevano in questo periodo i Saturnali, grande rito collettivo della vitalità, del gioco, degli eccessi liberatori e dell’infrazione delle regole costituite. E quando i cristiani, dopo la scomparsa del capo-popolo e rivoluzionario Joshua il “Nazoreo”, cioè Nazir, che vuol dire “membro della setta rivoltosa degli Esseni” (doveva essere – ha scritto in un bel libro lo studioso Cascioli – un Giovanni di Gamala, figlio di un Giuda pretendente al Regno di Israele, altroché il personaggio Gesù di Nazareth, non citato da nessuno storico e inventato secoli dopo), si appropriarono di questa grande festività pagana, la divisero realisticamente in due momenti. La festa ludica la spostarono alla fine dell’Epifania (l’attuale Carnevale), subito dopo la lunga festa religiosa, che fu fatta iniziare intorno al solstizio d’inverno per comprendere i popolarissimi Saturnali. E' per questo che la data di nascita del bambino Gesù viene inserita in questo periodo, guarda caso nel solstizio d'inverno secondo i calendari dell'epoca. Basterebbe questo per svelare l'invenzione postuma del personaggio, di cui nessuno storico romano si accorse.
Ma il periodo della festa della luce si prestava alle invenzioni di divinità. Non straparliamo, però, cadendo nella nuova retorica poetica dell’antiretorica. D'accordo, ci sarà stata l'esoterica festa del dio Mithra, nella decadenza dei Romani, ma non restauriamo nuovi Dei tra i tanti legati alle festività di fine anno, ne abbiamo già troppi di vecchi. E non creiamo nuovi miti.

In realtà, se vogliamo volare rasoterra da buoni laicisti, questo periodo dell’anno, cioè il solstizio, nonostante Feste della Luce pagane, Saturnali orgiastici e Natali cristiani costruiti sul nulla storico, tutte sovrapposizioni "necessarie" ai popoli-bambini (cfr. Vico), perciò abusive e un po’ truffaldine, è solo un momento come un altro della rotazione terrestre utilizzato dai più antichi astronomi per calcolare il trascorrere degli anni. La fantasia interessata dei sacerdoti-re e la credulità popolare, insomma l’antropologia umana, hanno provveduto a caricarlo di un significato cronologico e simbolico particolare.

E come psicologia dei popoli, anche questa simbologia, che è certamente “cultura” in senso antropologico, va rispettata, sia pure col dovuto scetticismo e una buona dose di ironia.

Però, siamo seri, visto che non solo quasi tutta l’Europa, ma anche tutti i Paesi attorno al Mediterraneo, erano unificati dalla più grande Civiltà mai apparsa sulla Terra, quella dei Romani antichi, che era pagana, per favore, non parliamo di "origini cristiane" dell’Europa. Anzi, proprio il Cristianesimo contribuì alla caduta e dissoluzione dell’impero romano. Semmai, queste origine saranno pagane, o addirittura "naturiste".
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JAZZ. Red Norvo, xilofonista e capo orchestra negli anni Trenta e Quaranta, col clarinettista e celebre band leader swing Benny Goodman in un filmato musicale del tardo periodo della loro carriera (1960).

AGGIORNATO IL 26 DICEMBRE 2014

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ti dirò: perfino a me, uomo del 2008 d.C.,dà sicurezza, speranza e piacere vedere che le giornate si stanno allungando

1 gennaio 2008 alle ore 16:32  

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