31 maggio 2012

ANIMALI IN CASA. Vespa vasaio: ama i libri, ha tenacia e memoria d’elefante…

Primavera-estate, tempo dei fiori e del rigoglio delle piante, ma anche del risveglio riproduttivo degli animali e, particolare non secondario, della deposizione di uova da parte degli insetti. In questo periodo, che può arrivare fino a ottobre e oltre se la stagione è ancora calda, alcuni di essi guardano alle nostre case con sospetto interesse. 
      Prima tra tutti una strana vespa solitaria, la vespa vasaio o muratore, detta così perché costruisce piccoli nidi di argilla o fango con varie celle, in alcune specie vasi allungati come anfore ben staccati l'uno dall'altro, in altre specie piccole cavità in un unico bloccoQuesta vespa approfitta delle nostre finestre spalancate, interpretandole come segno di nostra grande liberalità, anzi, come la naturale estensione del “loro” territorio, e per egoistico istinto credono che tutto l’ambiente circostante sia per loro. 
     Anche noi umani eravamo così arroganti ai primordi? Certo, e lo siamo tuttora. Quello che c’è all’intorno era ed è tutto “nostro”. Insomma, la vespa vasaio fa un po’ quello che fanno ancor oggi – lasciatemelo dire – i peggiori dei bambini e dei vecchi, e tutti i prepotenti patologici. Fatto sta che quegli opportunisti di insetti volanti cercano, e proprio dentro casa nostra (con tanti bei luoghi naturali a disposizione...), un posto tranquillo dove costruire un nido, protetto, inaccessibile ai predatori (passeracei, chirotteri, ma soprattutto il loro predatori specializzati come i falchi e soprattutto il F. pellegrino); ma, attenzione, il loro concetto di "tranquillo" è diversissimo dal nostro e ancora tutto da capire, visto che sono stati scoperti e fotografati loro nidi anche in stanze solitamente affollate e rumorose, e perfino dentro un pianoforte, una chitarra, un televisore funzionante! Sanno benissimo, gli astuti, che noi umani, vuoi per schifo ingiustificato, vuoi per paura, vuoi per rispetto ecologico, non li mangiamo! E così preferiscono le nostre case ai buchi nelle rocce, ai boschi e ai prati. Noi li ringraziamo, anzi, siamo commossi di fronte a tanta fiducia... Però ci sono fanciulle che non ci dormono la notte, e signore mature che entrano in crisi di panico.
      Per il resto, nulla da eccepire. La vespa vasaio è bellissima. Anche se, basta osservarla in volo, è davvero inquietante. Ha un assetto di volo, per dirla in termini aeronautici, che non assomiglia per niente al solito insetto, ma è tipico di un aereo da caccia che sta atterrando su una portaerei col grosso carrello abbassato. Le lunghissime zampe striate di giallo sono distese in basso, mentre il ventre appuntito resta curiosamente orizzontale. Inconfondibile, quel “vitino da vespa”, in questo caso da anoressia patologica al terzo stadio: quello da donna mostruosa da circo. Tra busto e ventre, infatti, la vita è così stretta e lunga da essere poco più che un tubicino. Neanche la famigerata “donna-crisi” delle modelle disegnate da Ertè poteva tanto, pur trattenendo il fiato. Certo la Sceliphron è la vespa che pur vivendo pochissimo ha la vita più lunga.    
      E' un insetto piuttosto grande. La lunghezza totale del corpo in alcune specie arriva anche a 4 cm, che per un insetto in Europa è davvero tanto. E in volo le due zampe penzoloni sono di lunghezza analoga, quindi l’insieme è davvero inquietante per chi non le conosce.
      Le vespe vasaio o muratore presenti in Italia appartengono a cinque specie e non tutte hanno la vita gialla della foto in alto. Sono insetti che fanno parte dell'ordine degli Imenotteri, famiglia degli sfecidi (Sphecidae), genere Sceliphron, e sono vespe solitarie, cioè non sociali, che non costruiscono alveari collettivi come altre vespe o le api, e neanche vivono in un nido. Infatti di giorno vivono in maniera randagia di preferenza in luoghi assolati e dotati di terra umida, volando, succhiando nettare di fiori e occasionali sostanze zuccherine (cibo naturale degli adulti), e cercando luoghi adatti a costruire un nido per depositarvi le uova. Mentre dopo il tramonto si rifugiano in luoghi riparati tra fronde e cespugli, dove passano la notte. La loro attività più vistosa è la costruzione dei nidi per le larve, a cui lavorano le femmine adulte nell'intento di depositare un uovo in ogni celletta. Questo nido può essere scavato nel terreno (“vespe scavatrici”) o costruito usando argilla o pietruzze ("vespe vasaio", "vespe muratore"). I nidi più comuni sono a forma di vaso (singolo o plurimo).     
      Come si riconoscono “al volo” (è il caso di dirlo) le varie specie? Sceliphron spirifex (specie autoctona, cioè "nostrana", presente in quasi tutte le regioni - non in Val d'Aosta - ha un volo caratteristico con l'addome nero a goccia tenuto in alto e le lunghe zampe gialle e nere penzoloni. La specie S. destillatorium (autoctona, anch'essa quasi ovunque) ha in giallo vitino, zampe e punti della testa o torace. S. caementarium (alloctona, segnalata in Italia dal 1990, viene dal Nord e Centro-America) ha zampe gialle ma vitino nero. S. curvatum (alloctona, dall'India e dall'Asia Centrale, segnalata dal 1995) è tutta nera e fa le celle nido tutte ben distinte, evidenziate, staccate, senza coprirle tutte di fango come altre specie del genere, tra cui la nostrana spirifex, probabilmente come ulteriore protezione anti-predatori (v. in basso il nido con le cellette unite in blocco). 
      E' autoctona in Italia anche S. madraspatanum tubifex, presente qua e là. Le specie che hanno colonizzato alcune regioni italiane (per la distribuzione si veda la breve nota con grafico di Ceccolini e Paggetti) non sono state introdotte da qualcuno intenzionalmente, ma devono essere "immigrate" clandestinamente grazie ai nidi fatti dentro involucri di materiali vari importati con le navi.
      Come si nutre? La vespa Sheliphron ha una doppia dieta. Da adulta si nutre succhiando le sostanze zuccherine presenti nel nettare dei fiori. Per far questo, però, si “sporca” di granuli di polline che trasporta inevitabilmente da un fiore all'altro permettendo così l' impollinazione e la conseguente formazione dei frutti; ha, cioè, un’importantissima funzione di insetto pronubo. Le sue larve, invece, sono carnivore e molto voraci, e perciò la femmina adulta quando deposita un uovo in ciascun nido lo accompagna sempre con abbondante cibo sufficiente allo sviluppo delle larve stesse (nido pedotrofico). Si tratta di prede vive ma paralizzate dal veleno iniettato col pungiglione: sempre piccoli ragni di varie specie. Così ogni larva dopo la schiusa dell’uovo prima divora quel che ne resta, poi si nutre a poco a poco di tutti i ragni vivi ma paralizzati che trova nel nido, fino a maturazione completa. Naturale, perciò, che la vespa femmina madre sia dotata di un grande istinto di caccia e sia una infallibile e spietata raccoglitrice di piccoli ragni.
     Pericolosa? No, ci sono numerose foto che la mostrano posata sulle dita del fotografo. La vespa Sceliphron è molto meno pericolosa di altre vespe, per esempio di Vespa crabro (il comune calabrone), che incute timore perfino agli zoologi entomologi, come mi ha detto tra il serio e il faceto l'amico Carlo Consiglio, correggendomi per averlo definito "innocuo" in una precedente versione di questo articolo: «Non definirei "innocuo" il calabrone, che mi fa molta paura dato il gran numero di individui che frequentano il nido. La sua puntura è dolorosa, io l'ho sperimentata». Per fortuna, la vespa vasaio non è né il comune calabrone nostrano (ed essendo solitaria non può farsi aiutare dai compagni dell'alveare), né tanto meno il terribile calabrone gigante di origine asiatica, che pure comincia a fare vittime in Europa e anche in Italia.      
      "Innocua" per l'uomo, perciò, con le eccezioni di cui più avanti e con la prudente approssimazione che sempre si fa per gli animali, selvatici o no. Ha un corto pungiglione aghiforme non uncinato, cosicché è in grado di pungere, anzi, dopo aver punto potrebbe  ritrarlo - a differenza delle api - e pungere altre volte. Ma di solito questo non avviene sull'uomo - come detto sopra - ma solo sui piccoli ragni o altri insetti piccoli e a scopo alimentare (è un abile e aggressivo predatore, inesorabile con ragni e con insetti perfino più grandi. Ma lo fa più per la prole (le larve) che per sé. Piuttosto, ha mandibole a tenaglia, grandi e potenti, come si vede nella macro-fotografia (qui sono chiuse), con cui uccide le sue prede, le decapita, le fa a pezzi, ma con cui trasporta anche le prede anestetizzate nel nido e la terra argillosa per costruire il nido (foto in alto).
      Anche se appare tenace, riottosa e aggressiva nel caso che tentiate di cacciarla, tranquilli: non punge "quasi" mai, e non si rivolta contro col pungiglione se viene allontanata con un giornale, un indumento o entrambi i palmi delle mani (una sola mano non basta) verso la finestra aperta, che è l'unico modo per mandarla via. Punge solo in casi rari o comunque per salvarsi quando è sorpresa da una minaccia diretta e improvvisa senza vie di scampo. Per esempio, in un forum di entomologi un appassionato particolarmente sfortunato afferma di essere stato punto per aver infilato il braccio nella manica di una camicia in cui era rimasta intrappolata una Sheliphron. Dolore modesto durato pochi minuti. Ma è un caso eccezionale. Quando è giovanissima, cioè appena dopo il passaggio da larva a individuo maturo, è invece curiosa e confidente, cosicché si posa volentieri anche sulle dita, ovviamente senza nessuna conseguenza (v. immagine in basso). Invece, gli adulti, le madri specialmente, sono assai poco confidenti, ma tenaci nel voler presidiare il territorio.  
      Guardate nell'immagine in basso quanto sono numerosi i ragnetti paralizzati che la femmina di Sceliphron lascia come scorta alimentare per la futura larva in ogni nido! Essendo vespa solitaria, ciascuna femmina adulta del genere Sceliphron, a differenza delle altre vespe che sono insetti sociali che vivono in alveari sottoterra o in ripari poco visibili, depone le sue uova suddividendole uno per nido o cella (la tipica "anfora" di fango argilloso o più nidi in un solo blocco). Costruisce ogni nido velocemente, anche in un giorno (se le è permesso effettuare molti viaggi, se cioè la finestra o la porta dalla quale entra resta aperta a lungo). Una femmina è stata vista portare nuova argilla ogni 15 minuti circa. Secondo un forum di natura mediterranea, «abitualmente dovrebbero esserci in un anno due generazioni, una [veloce] che si completa tra primavera ed estate e una seconda [lenta] che sverna nel nido e schiude la primavera successiva». Si calcola che una femmina possa deporre in media solo 15 uova circa nella sua breve vita. 
      E' utile all'uomo o è dannosa? E' "utilissima" ecologicamente perché, come detto, favorisce l'impollinazione e quindi la formazione dei frutti. Può sembrare "utile" a qualcuno, ingenuamente, anche perché dopo la deposizione delle uova preda una grande quantità di piccoli ragni, curiosi artropodi dotati di numerosi occhi considerati più "antipatici" ancora degli insetti dalla maggior parte della gente. Ingiustamente. In realtà i ragni sono "utilissimi" a loro volta come implacabili predatori di piccoli insetti e parassiti giudicati dannosi per l'uomo (pensiamo dentro casa ai Lepisma o "pesciolini argentati" che si muovono di preferenza al buio sul pavimento e non solo divorano briciole di sostanze amidacee, ma sono ghiotte di carta, compresi carta da parati e libri: quante copertine rovinate da buchi irregolari!). Perciò, se le Sceliphron dovessero moltiplicarsi troppo, come sembra stia accadendo col riscaldamento globale, la fondamentale popolazione dei ragni potrebbe risentirne: sarebbe un tipico squilibrio ecologico.
Due celle, una aperta l'altra chiusa Vespa vasaio (L.Bartolini)      Ad ogni modo, il problema per noi ottusi cittadini è che questa vespa vasaio è sempre più frequente, come attestano gli entomologi, in Europa e in Italia. E la femmina di Sceliphron vuol fare assolutamente il nido nella nostra casa. Tutti gli angoli più nascosti e meno battuti, spesso al buio o inaccessibili perché troppo alti per noi umani (fessure nelle travi del soffitto, intercapedini, alloggiamenti di serrande, parte superiore di armadi, ultimo piano di librerie o libri nascosti da altri libri, ripostigli poco usati, scatole vuote abbandonate ecc.) vanno bene per l'opportunistica femmina di Sceliphron.
      Ma per chi ha libri è davvero un pericolo: si incaponisce a costruire caratteristici vasi di fango o argilla a forma di anfora perfettamente torniti proprio sul taglio dei libri più nascosti. Insomma, un imenottero intellettuale. Che per fortuna disdegna le preziose copertine. Vi dirò, anzi, a ben vedere io paradossalmente considero i nidi della vespa vasaio tipici degli intellettuali distratti. Infatti, grazie alla mia pluriennale esperienza, posso assicurare che è unicamente colpa della neghittosità e cattiva disposizione d’animo degli Umani pseudo-colti – la specie peggiore – se lor signore vespe, che sono a loro modo insetti molto intelligenti e di possente memoria, trasmessa di madre in figlio, possono esaudire la loro morbosa tendenza parassitaria a costruire il nido nelle biblioteche, sempre però con fango o argilla fresca (ci deve essere nei giardini attorno, quindi attenti, verso maggio, alle giornate successive a grandi piogge o agli acquitrini che si formano nei giardini o nei vasi di fiori) nei luoghi più riparati e tranquilli, tipicamente il taglio dei libri in una – ecco il punto – poco frequentata libreria.
      Perciò dico e ripeto da anni che le ingiustamente odiatissime vespe vasaio, sia pure dannose per la loro caccia ai piccoli ragni nel periodo della nidificazione, sono però utilissime per un altro aspetto, diciamo così, umano. Sono un marker, un indicatore certo, della nostra pigrizia intellettuale. Infatti ho notato che scelgono i luoghi nascosti e poco frequentati, i cornicioni troppo in alto, i ripostigli mai aperti, le intercapedini mai ispezionate, ma soprattutto i libri raramente usati, meglio se mai mossi da anni, in quanto sono nascosti alla vista e ormai inaccessibili. L'ideale sono i libri ostruiti da altre file di libri (per mancanza di spazio). L'intellettuale medio è distratto e non nota la vespa (grande insetto dalla vita sottile che egli - se è un letterato - scambia per un banale e "innocuo" - sbagliando, perché sarebbe molto più pericoloso - calabrone) che viene ogni giorno in avanscoperta per scegliere il luogo del nido, affacciandosi alla finestra e ronzando a lungo per trovare uno spiraglio, soprattutto nelle ore calde (10h-16h). 
      Attenzione poi: questi animaletti hanno una memoria prodigiosa che si tramandano per generazioni. Se si è stati “gentili”, cioè disattenti, con loro una volta, se lo ricordano sempre. Ancora oggi, a distanza di anni, quando ho ormai imparato a lasciare in mia assenza buio lo studio (con serrande abbassate: solo uno spiraglio di luce), oppure chiudendo del tutto i vetri, vedo ad ogni primavera una vespa madre – ovviamente sempre diversa – in avanscoperta, che ronza attorno alla finestra e vorrebbe entrare, e non sa darsi pace. E’ stupefacente: il suo computer interno, sulla base delle informazioni di vespe delle generazioni passate, le ha detto che qui ci sono posti ideali per il suo nido, già utilizzati da vespe sue antenate. E quindi è probabile che una vespa delle generazioni successive, purché viva nelle vicinanze, tornerà nella stagione della nidificazione nei medesimi rifugi “conosciuti”! Basti pensare che l'ultima volta che scoprii un nido in casa fu 10 anni fa: ebbene, tornaronoo ancora a perlustrare ogni primavera, per anni! Lente ad adattarsi? No, tenaci, insistenti. E’ questo che inquieta. Ora, dopo tanti anni che trovano le serrande abbassate nelle ore più calde delle stagioni calde, hanno aggiornato il "data base" mnemonico e hanno cancellato il mio studio (in attesa di un mio errore, s'intende) e non tornano più. E un poco mi dispiace.
      Quindi un consiglio: soprattutto da aprile a giugno, ma anche in estate e negli autunni caldi, durante le ore calde e di sole pieno teniamo abbassati scuri o serrande, in modo da lasciare in penombra o al buio la stanza oggetto di attenzione da parte della vespa, che in tal modo non è invogliata a entrare anche se lo spiraglio in teoria lo consentirebbe. Oppure, se ci allontaniamo per lungo tempo, chiudiamo del tutto i vetri della finestra o serrande-persiane. Insomma, è la medesima tecnica del buio usata per allontanare le mosche. E quando si spalanca tutto per cambiare aria? Attenzione, dobbiamo essere presenti, vigilare con cento occhi che non entrino: e se siamo chini a leggere un libro o a scrivere al computer, alziamo di tanto in tanto lo sguardo o teniamo vigile la "coda dell'occhio". Per dirne una, non potete abbandonarvi nella lettura. Eh, lo so, è un piccolo sacrificio quando fa caldo e si vorrebbe spalancare tutto e non pensare a niente.
      Guai, però, ad ucciderle! Sono insetti bellissimi e utili. Anzi, visto che prima o poi… eehm… farete amicizia, provate a fotografarle: ne ricaverete delle macro-foto stupende. Appena un esemplare entra dovete essere velocissimi: non dategli tempo di nascondersi da qualche parte. Coglietelo di sorpresa: è sufficiente, anche se non facilissimo, cacciarlo. Ripeto, non è semplicissimo: le vespe vasaie sono innocue, certo, ma molto tenaci e insistenti, non hanno per niente paura (e proprio la loro mancanza di paura terrorizza alle volte le fanciulle più paurose…). Ho sperimentato l’efficacia deterrente dello sventolarle addosso letteralmente “accompagnandole vigorosamente fuori dalla finestra” un oggetto tessile abbastanza pesante, come un asciugamano o una camicia. Le sole mani spesso non bastano. 
      Se poi la vasaia abusiva non siete riusciti a cacciarla e notate che si dirige sempre verso un punto (può essere una libreria, una scatola, una cornice, un soppalco, perfino un divano o un televisore), ahi ahi, gatta ci cova: andate a cercare lì dietro, spostate soprammobili, libri e opuscoli, guardateli uno per uno, esaminate i volumi lungo il taglio (in genere quello superiore) per vedere se già hanno costruito i tipici nidi di argilla o fango ad anfora o a blocco unico. Se sì, osservateli bene: se i nidi sono aperti e vuoti, vuol dire che le giovani vespe adulte sono già sciamate, e le anforette di argilla potete anche gettarle o anche conservarle come curiosità zoologica.
      Se invece i nidi sono ancora sigillati, vuol dire che all'interno le larve stanno crescendo nutrendosi dei ragnetti, e che al colmo dell'estate o in primavera romperanno il guscio e sciameranno via sotto forma di giovani insetti adulti. In tal caso non fate nulla. Anzi assicuratevi che resti sempre aperto di giorno uno spiraglio qualunque (anche un tubo dell'aria) collegato all'esterno. Se le giovani vespe appena nate trovano finestre e spiragli chiusi in tutta la casa (cosa piuttosto rara in primavera-estate), muoiono per esaurimento delle riserve energetiche a causa del grande sforzo fatto per aver dovuto rompere il tappo e per i primi affannosi voli in carenza di cibo - che ormai dovrebbe essere zuccherino - e di acqua.
      Che i nidi siano aperti o chiusi, scoprirete comunque che queste vespe scovano e scelgono sempre i nostri libri meno letti. E certi intellettuali iconoclasti e alternativi che conosco, che hanno voluto punire un libro o un autore odiato relegandolo in garage o in cucina sopra una credenza polverosa o in mezzo a un mucchio di vecchi volumi – davvero, per certi libri, i luoghi più consoni – poi hanno dovuto pentirsene amaramente. La terribile e tenace vespa bibliotecaria ha gusti severi, da critico letterario, anzi no, è acida e ingiusta come una professoressa che si è alzata con la luna storta e ti interroga proprio sugli autori secondari che stanno solo in nota, e che tu ovviamente non hai letto. E’ anche vendicatrice e punisce sempre i pigri, i tradizionalisti o anche gli odiatori aprioristici, diciamo gli intellettuali antipatizzanti. Li punisce facendo il nido sul taglio delle pagine dei volumi da loro odiati o dimenticati, come, che so, le chicche di nicchia come La Vera storia di Santa Rita di Yves, il sempre citato ma mai letto Ulisse di Joyce, l’esagerato Guerra e pace di Tolstoj, o l’inutile Pendolo di Foucault di Eco, e così via. Insomma, la vespa vasaio non colpisce mai a caso le sue vittime, ma sceglie. E sbagliando indovina. E’ una vespa censoria. Diciamolo: è insieme il nostro memento e mea culpa.

IMMAGINI.  1. Il caratteristico inquietante assetto di volo di Sceliphron. L'individuo fotografato, per esattezza di classificazione zoologica, avendo del giallo sul torace dovrebbe appartenere, secondo l'entomologo C. Consiglio, a Sceliphron distillatorium. 2. Nidi di fango argilloso a forma di vaso attaccati al taglio dei libri (foto L. Bartolini). 3. N
ido distaccato da parete con ragnetti e larve (C.Reille). 4. Femmina di Sceliphron spirifex porta argilla tra mandibole per costruire il nido per la larva (Forum Natura Medit.). 5. Palline di argilla lasciate cadere da Sceliphron spirifex disturbata dall'uomo (Forum Natura Medit.). 6. Sceliphron caementarium femmina uccide con mandibole preda Argiope bruennichi. 7. Vespa vasaio in macro-fotografia: testa, antenne, occhi, mandibole. 8. Sceliphron caementarium (JP Lavigne). 9. Artiglio dentato di S. curvatum. 10. Sceliphron spirifex in natura: succhia nettare da un fiore: gli zuccheri sono il suo alimento da adulta. 11. Un nido aperto e uno sigillato (L. Bartolini). 12. Il contenuto in ragnetti vivi ma paralizzati lasciato in un solo nido dalla madre Sceliphron per lo sviluppo delle larve che usciranno da ogni singolo uovo. 13. Un neonato di Sceliphron (probabilmente S. spirifex, perché non sembra avere macchie gialle sul torace) si fida e si posa pacificamente su un dito. E il proprietario del dito sembra fidarsi anche lui. 14. Un nido a cellette plurime non separate, forse per ulteriore protezione (prob. di spirifex secondo il forum di Natura Mediterraneo da cui abbiamo tratto la foto). 15. La vespa vasaio (mud dauber) è diventata molto popolare tra i giovani, specialmente nel mondo anglosassone, tanto che esistono anche magliette e minigonne col disegno di questo originale insetto (questa minigonna è in vendita su Red Bubble).

JAZZ. Una bellissima e rara interpretazione di Django Reinhardt che impegna la chitarra in un insolitamente lungo assolo nel più puro stile swing. Il brano è Body and Soul

AGGIORNATO IL 18 OTTOBRE 2020

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245 Comments:

Anonymous Grazia F. said...

Grazie al suo articolo ho capito che tipo di animale avevo in casa. Avevo visto queste vespe, ma non le avevo collegate ai bozzi che trovavo. ho tolto il nodo appena fatto e chiuso le finestre; spero che non tornino perchè il caldo che ho in veranda è veramente tanto!!
Secondo Lei, posso riaprire le finestre verso le 20-21? oppure anche a quell'ora le vespe rientrano?
Grazia F.

19 giugno 2012 alle ore 23:20  
Blogger Nico Valerio said...

Sono insetti diurni che tendono a entrare in casa - ma lo scrivo nell'articolo - solo nelle ore più calde. Consiglio di chiudere ermeticamente la finestra della stanza da loro adocchiata e anche la porta, perché possono arrivare alla stanza da altre finestre. Oppure abbassare le saracinesche fino ad uno spiraglio come si fa per mandar via le mosche, in modo che passi aria. Certo che con le vetrate di una veranda si crea un caldo da effetto serra. Questo vale solo per le ore calde (non certo dopo il tramonto) e per il periodo dell'anno in cui nidificano. In mancanza di un entomologo, sentire sulle sue abitudini un esperto o un apicultore locale.

19 giugno 2012 alle ore 23:28  
Blogger Unknown said...

Ciao.Ho trovato uno di questi vasetti di vespa fra la persiana e la finestra. Volevo sapere come fare a toglierlo: presenta un foro aperto da un lato e dall'altra parte è chiuso (il vasetto). Grazie.
Gian Mario

25 giugno 2012 alle ore 20:32  
Anonymous Anonimo said...

come si eliminano
le ho sulla porta di ingresso di casa
ho sentito che vanno bruciate

22 luglio 2012 alle ore 16:02  
Blogger Nico Valerio said...

"Bruciare"? Ma stiamo scherzando? Basta prendere le anforine di creta e portarle fuori casa. Ma la prevenzione è fondamentale: nelle ore calde della primavera mai lasciare la finestra della stanza già presa di mira aperta, a meno che non si lasci solo uno spiraglio (avvolgibili quasi del tutto abbassati).

1 aprile 2013 alle ore 02:52  
Blogger Six said...

Ciao! Ho trovato uno dei loro vasetti attaccato alla tenda della camera. Non so se sia aperto o chiuso perché è molto in alto e visto la mia fobia vs gli insetti volanti in genere (vespidi e cimici in particolare), ho un certo terrore ad avvicinarmici. Immagino che il vasetto sia per lasciare la loro prole, quindi mi domandavo: rischio di trovarci dentro la mamma o una volta fatto il vasetto la mamma non si fa più vedere?
Faccio questa domanda anche per una altra ragione. Una seconda vespa vasaio sta facendo il suo vasetto nell'intercapedine alta della finestra a scorrimento della cucina. Per quanto ogni volta che la vedo arrivare mi si rizzano i capelli, mi spiacerebbe doverla far sloggiare. Mi sono QUASI abituata a vederla arrivare. Senza contare che quella finestra non ha tapparelle od altro (cosa che rende il "lavoro di sloggiamento" alquanto difficoltoso). E non posso tenerla chiusa, altrimenti quando cucino rischio di morire dal caldo ^^
Mi daresti un aiutino in merito, please?! Grazzissime!!

22 giugno 2013 alle ore 18:29  
Blogger Nico Valerio said...

Six ho già detto, anche nelle risposte: te ne sei accorta troppo tardi. Bisognava prevenire. Ormai loro sanno che la tua casa è accogliente. Anche se sali su una scala e stacchi il vasetto delle larve, loro ricorderanno il luogo per anni cercando di entrare. A meno che non glielo impedisci fisicamente: a maggio-giugno nelle ore calde devi abbassare quasi totalmente la serranda o in alternativa chiudere i vetri della finestra. In quest'ultimo caso vedrai che le vespe andranno a sbatterci contro...

22 giugno 2013 alle ore 22:18  
Anonymous Anonimo said...

Basta trucidarle e vedi che se sono intelligenti non tornano più

1 luglio 2013 alle ore 14:08  
Blogger Nico Valerio said...

L'Anonimo trucido vorrebbe "trucidarle". Grazie tante: con la violenza sono bravi tutti! No, il problema per persone intelligenti è: come cacciarle senza far loro del male! (E già una certa violenza c'è nel togliere i nidi e depositarli all'aperto... Ma insomma, è una via di mezzo accettabile).

1 luglio 2013 alle ore 14:44  
Anonymous AngeDiB said...

Salve Nico Valerio. Ho dovuto risolvere il problema in maniera drastica. Mi è dispiaciuto per l'insettone. Solo dopo ho fatto una ricerca e ti ho trovato. La cacciavo come dici tu ma rientrava sempre. Una volta l'ho vista poggiata contro una giacchetta vicino la porta d'ingresso. L'ho ricacciata fuori aprendo la porta. Ispezionando la giacca ho scoperto il vasetto proprio dietro la schiena della giacca dalla parte interna. Non mettevo la giacca da un po'. Ho provato a staccare la costruzione con delicatezza ma si è rotta e dentro c'erano una mezza dozzina di esserini piccolissimi. Mi è dispiaciuto molto. Ho tolto la giacca da lì ma lei ha continuato a cercare a ragion veduta. Ho capito che non l'avrei convinta mai ad andarsene. Ho provato per un po' anche spruzzandola con dell'ammoniaca quando si avvicinava alla finestra, ma niente. Non c'è più, poverina. Starò attento secondo i tuoi insegnamenti.

22 luglio 2013 alle ore 21:41  
Blogger Unknown said...

Bellissimo articolo, sono passato qui per caso e cercando una soluzione ad un piccolo alveare, mi sono parecchio ricreduto sulle caratteristiche di certi insetti. Grazie di cuore :) Valerio

1 luglio 2014 alle ore 20:31  
Blogger Unknown said...

Grazie davvero la 'mia' vespa vasaia la lascio fare ,nn fa male a nessuno ,non si posa ,pensa solo a costruire e mandare avanti i suoi geni... Bravo l'anonimo che l'ha trucidata senza motivo,anche a me piacerebbe trucidare i deficienti! Ah se si potesse...

2 luglio 2014 alle ore 15:27  
Blogger Unknown said...

Certo che nn c'e più,l'ammoniaca non é acqua...mah

2 luglio 2014 alle ore 15:29  
Blogger Nico Valerio said...

Brava Michela sono fiero di te.

2 luglio 2014 alle ore 15:50  
Anonymous CF said...

Salve, proprio stamattina ho avuto un'esperienza per così dire ravvicinata con questo insetto: era entrato dalla finestra del bagno, ed è passato per camera mia. Io purtroppo ho una forte fobia degli insetti, così sono uscita fuori dalla camera. Ho chiamato in aiuto il mio ragazzo per scacciarla via. Nonostante le finestre aperte, l'insetto non andava via. Con l'aiuto di una scopa cercava di avviarla, senza successo. Si era adagiata su di un punto molto alto, precisamente sopra la "cassa" che contiene le tende. A detta del mio ragazzo, dovrebbe essere morta (ovviamente volevamo evitare una situazione del genere), perché dopo due colpi di scopa, dice di averla persa di vista. E, in effetti, dopo più di 6 ore dall'accaduto, non l'ho più rivista, (però siamo riusciti a trovare il cadavere). Però, è da circa una ventina di minuti che ne ho vista un'altra fare avanti e indietro, nascondendosi sempre sul lato esterno della saracinesca, accompagnata da quella che sembra essere un'ape molto piccola. Ora, può essere che sia la stessa? Oppure è una "compagna"?
Grazie in ogni caso per la risposta che mi darà.

16 luglio 2014 alle ore 18:12  
Anonymous Anonimo said...

Salve, proprio stamattina ho avuto un'esperienza per così dire ravvicinata con questo insetto: era entrato dalla finestra del bagno, ed è passato per camera mia. Io purtroppo ho una forte fobia degli insetti, così sono uscita fuori dalla camera. Ho chiamato in aiuto il mio ragazzo per scacciarla via. Nonostante le finestre aperte, l'insetto non andava via. Con l'aiuto di una scopa cercava di avviarla, senza successo. Si era adagiata su di un punto molto alto, precisamente sopra la "cassa" che contiene le tende. A detta del mio ragazzo, dovrebbe essere morta (ovviamente volevamo evitare una situazione del genere), perché dopo due colpi di scopa, dice di averla persa di vista. E, in effetti, dopo più di 6 ore dall'accaduto, non l'ho più rivista, (però siamo riusciti a trovare il cadavere). Però, è da circa una ventina di minuti che ne ho vista un'altra fare avanti e indietro, nascondendosi sempre sul lato esterno della saracinesca, accompagnata da quella che sembra essere un'ape molto piccola. Ora, può essere che sia la stessa? Oppure è una "compagna"?
Grazie in ogni caso per la risposta che mi darà.

16 luglio 2014 alle ore 18:46  
Blogger Nico Valerio said...

Ma sono buonissimi, non ammazzateli: l'ho scritto, basta un asciugamano o un tovagliolo con cui "accompagnarli" in modo lento ma deciso fuori della finestra. Bisogna arrampicarsi con una scala e vedere se ha già fatto il piccolo nido di argilla, che può essere lasciato in un giardino.

16 luglio 2014 alle ore 19:32  
Anonymous Anonimo said...

Gentile Nico Valerio,
il suo articolo è da incorniciare.

Ho scoperto che tipo di animaletto mi entra in casa e apprezzo moltissimo la sua splendida e precisa descrizione della mia figura di intellettuale distratto, che lascia degli angoli indifesi, dove stanno a marcire CD o libri poco amati :-))
grazie
mt

31 luglio 2014 alle ore 16:31  
Blogger Luigi Ruggeri said...

Io la chiamo cartolaria da sempre ma non trovo questo nome da nessuna parte.
Da dove mi è arrivato questo nome?
Ciao.

5 agosto 2014 alle ore 07:54  
Anonymous Maria said...

Nn c'è la faccio piu ho paura che mi pungono perché ha fatto il nido nella persiana e esce sempre quando stendo la biancheria.,. Nn ho il coraggio di aprire il cassonetto anche se la persiana si è riempita di quella terriccia del nido e andrebbe pulita ... Penso che lo farò aprire dalla signora delle pulizie così se la vedrà lei . Pensi che si possa arrabbiare se apro il cassonetto.. Mi punge?a che ora posso aprirlo per far si che lei nn si trovi in casa? Rispondi è diventato un incubo

16 settembre 2014 alle ore 23:52  
Blogger Nico Valerio said...

Maria, rilassati, è un animaletto innocuo anche se invadente e tenace. Sr ti vola attorno è per marcare il "suo" territorio e difendere nidi o azione di esplorazione. Non credo che punga: allontanalo con un foglio di carta bianca. Sicura che i nidi sono pieni in questa stagione? Perché in caso contrario non dovrebbe esserci alcun insetto e tu avresti tutto l'agio di smontare le anforette di argilla, che comunque è facile togliere. Serve una scala.

17 settembre 2014 alle ore 02:23  
Blogger Nico Valerio said...

Luigi, la vespa "cartonaia" (da cartone, materiale con cui fabbrica nidi multipli), è un'altra specie.

17 settembre 2014 alle ore 02:34  
Anonymous Maria said...

Ciao,oggi sono più tranquilla ho preso la scala ho bussato vicino al cassonetto per essere sicura che nn c'era nessuna vespa ,perché di mattina con il sole ci sono sempre,e facendomi coraggio ho aperto il cassonetto ho tolto il vasetto,era pieno,l'ho gettato giù in un prato e finalmente sono riuscita a pulire la persiana...grazie a te che mi hai rassicurato se avessi aspettato mio marito la vespa si costruiva un palazzo lì dentro... Adesso spero che nessuna vespa neanche di generazioni future faccia più il nido a casa mia. Secondo te ?cmq sono fiera di me

17 settembre 2014 alle ore 12:17  
Anonymous Maria said...

Ciao,oggi sono più tranquilla ho preso la scala ho bussato vicino al cassonetto per essere sicura che nn c'era nessuna vespa ,perché di mattina con il sole ci sono sempre,e facendomi coraggio ho aperto il cassonetto ho tolto il vasetto,era pieno,l'ho gettato giù in un prato e finalmente sono riuscita a pulire la persiana...grazie a te che mi hai rassicurato se avessi aspettato mio marito la vespa si costruiva un palazzo lì dentro... Adesso spero che nessuna vespa neanche di generazioni future faccia più il nido a casa mia. Secondo te ?cmq sono fiera di me

17 settembre 2014 alle ore 13:50  
Blogger Nico Valerio said...

Maria, guarda che hanno una memoria dei luoghi che passa di madre in figlia per 3-4 generazioni. Quindi devi vigilare per almeno 2-3 anni. Tornano sempre negli stessi luoghi, a meno che gli sia reso impossibile per più volte di fare il nido. Dopodiché dimenticano.

17 settembre 2014 alle ore 13:54  
Anonymous Maria said...

Va bene...cmq nn ci crederai ma adesso ho steso la biancheria e mi sono accorta che vicino all'asta bianca dei tendoni parasole ci sono gruppi di api ma che diavolo fanno il nido secondo te??

17 settembre 2014 alle ore 14:47  
Blogger Nico Valerio said...

Gli insetti stanno dappertutto. E per fortuna. Senza insetti non avremmo quasi uccelli e neanche molta frutta (impollinata dagli insetti). Devi superare questa fobia degli insetti che è solo un problema psicologico. Ciao.

17 settembre 2014 alle ore 15:19  
Anonymous Maria said...

Grazie,speriamo

17 settembre 2014 alle ore 18:08  
Blogger manuela Fc said...

Nico Valerio grazie per questo bel e utile blog, ho imparato come disabituarle!
Volevo chiederti che non mi è chiaro, se la vespa vasaia è dotata di pungiglione come altre vespe e se potrebbe attaccare nel momento che si va a togliere i vasi se sono chiusi, inoltre se si tolgono i vasi con le larve dentro le larve anche di questo insetto sono autosufficienti per l'apertura dal vaso? Grazie

4 giugno 2015 alle ore 20:45  
Blogger manuela Fc said...

Nico Valerio ma non mi è chiaro se la vespa vasaia è dotata di pungiglione? Nel momento che si va a togliere il nido chiuso lei che fa ti insegue? Orari migliori per agire alla rimozione? Perché le vespe tradizionali sono un po' arrabbiatine se gli vado attorno al nido...e di certo a loro non glielo levo delicatamente...grazie gran bel blog!

4 giugno 2015 alle ore 20:51  
Blogger Nico Valerio said...

Manuela ho inserito la risposta direttamente nell'articolo, così sono utile a tutti i lettori. Con una foto che ti tranquillizza (anche se si riferisce a una vespa giovanissima). Tranquilla, la Sceliphron nonostante l'apparenza aggressiva e la tenacia nel voler restare dove sta (e meno se ne vuole andare, più significa che ha già fatto il nido), è quasi innocua. Non è sempre attorno al nido, che visita una o più volte al giorno, con la luce. Quindi non si corre alcun rischio nel depositare i nidi argillosi in terrazzo o in giardino. Suggerisco di depositarlo in vista lungo il tragitto che la vespa-madre fa per arrivare nella tua stanza (davanzale, ringhiera, vaso di fiori vicino alla finestra da cui entra ecc.), cosicché la vespa-madre si accorge del nido spostato e ne prende cura.

5 giugno 2015 alle ore 00:02  
Blogger manuela Fc said...

grazie mille per i preziosi consigli !

5 giugno 2015 alle ore 00:20  
Blogger manuela Fc said...

Grazie mille per i preziosi consigli!

5 giugno 2015 alle ore 00:21  
Anonymous Anonimo said...

Salve, sono in affitto da luglio 2014 anno in una casa con soffitto a travi in legno dove mi sono accorto che ci sono decine di nidi di vespa vasaia tra le crepe del legno. Dallo scorso anno è possibile che qualche larva sia rimasta in vita per schiudersi proprio adesso? Lo chiedo perchè in questi giorni ne ho trovate almeno una decina in casa nonostante abbia messo le zanzariere alle finestre.
Matteo C.

8 giugno 2015 alle ore 12:35  
Blogger Nico Valerio said...

Non conosco i tempi di maturazione delle larve. Ad ogni modo è sufficiente rimuovere i nidi e comportarsi come si suggerisce nell'articolo.

8 giugno 2015 alle ore 12:54  
Anonymous Anonimo said...

Grazie, questa sera a casa dei miei ho visto dei boccioli sulla finestra,io e mia madre abbiamo subito fatto un film ma grazie a voi tutto risolto

22 giugno 2015 alle ore 23:24  
Anonymous Anonimo said...

"Combatto" con le vespe vasaio da almeno cinque anni nella mia casa in montagna . Come e scritto nell'articolo hanno la mempria lunga e puntualmente in questo periodo ritornano esattamente nello stesso punto per nidificare, nonostante ogni anno io rimuova i loro bozzoli di fango. Il mio problema é che questi nidi hanno deciso di costruirli sul soppalco della mia camera, appena mezzo metro sopra il mio letto. Per quanto io sia incuriosito e amante degli insetti in generale, non é esattamemte una cosa piacevole svegliarsi la mattina con una o due vespe che ti ronzano poco sopra il naso. Non ho neanche modo di prevenire la nidificazione: la casa è poco abitata fino all'estate e nonostante porte e finistre chiuse, trattandosi di un alloggio in legno, le vespe riescono a entrare probabilmente passando attraverso uno dei tanti fori tra travi e perline. Mi chiedevo allora se qualcuno conosce se esistono dei repellenti specifici da poter spruzzare sulle pareti della camera così che fungano da deterrente per la nidificazione. Grazie, Federico.

24 giugno 2015 alle ore 18:01  
Blogger Nico Valerio said...

Di solito dopo la distruzione del nido ritornano in avanscoperta alle stesse finestre per 1-2 anni (ogni giorno nelle ore calde), poi desistono se le trovano sempre chiuse o anche aperte ma con serrande abbassate anche non totalmente. Contro la logica umana, il buio nella stanza non li fa entrare. Ho osservato che gli spiragli che si creano tra le assicelle delle serrande non abbassate totalmente non sono sufficienti a farle entrare. Ne deduco quindi che non basti un buco o uno spiraglio come per le formiche. Sembra che debbano entrare volando non camminando...:-) La stanza deve essere lasciata al buio ed eventuali spiragli possono essere coperti di retina metallica. Pesticidi? Li sconsiglio per motivi di salute e perché non sono persistenti. Dopo giorni o settimane potrebbero degradarsi e svanire.

25 giugno 2015 alle ore 02:09  
Anonymous Anonimo said...

In realtà la mia esperienza mi insegna il contrario. Come dicevo prima, la casa resta disabitata per lunghi periodi, ed è proprio durante questi, con finestre e ante completamente chiuse, che agiscono indisturbate nel buio totale della casa. Proprio ieri ho aperto casa dopo quasi due mesi che non tornavo e ho scoperto una decina dei loro nidi, costruiti appunto in questo mese e mezzo, sempre nel solito punto. Mi sono fermato ad osservare e ho potuto notare una vasaio che penetrava nella stanza da un foro molto stretto tra trave e tetto che probabilmente comunica in qualche modo con l'esterno. Tanto per capire: quanto tempo impiegano per costruire uno dei loro bozzoli?
Federico.

25 giugno 2015 alle ore 02:35  
Anonymous Anonimo said...

In realtà la mia esperienza mi insegna il contrario. Come dicevo prima, la casa resta disabitata per lunghi periodi, ed è proprio durante questi, con finestre e ante completamente chiuse, che agiscono indisturbate nel buio totale della casa. Proprio ieri ho aperto casa dopo quasi due mesi che non tornavo e ho scoperto una decina dei loro nidi, costruiti appunto in questo mese e mezzo, sempre nel solito punto. Mi sono fermato ad osservare e ho potuto notare una vasaio che penetrava nella stanza da un foro molto stretto tra trave e tetto che probabilmente comunica in qualche modo con l'esterno. Tanto per capire: quanto tempo impiegano per costruire uno dei loro bozzoli?
Federico.

25 giugno 2015 alle ore 02:35  
Blogger Nico Valerio said...

Una volta che hanno fatto il nido, è vero, ritornano a ogni costo. Urge comunque chiudere il foro o fessura. Ma un comportamento del genere non l'ho mai osservato. Come fanno attraverso un foro così stretto a portare i ragnetti morti che danno da mangiare alle larve, e il materiale argilloso per costruire i "vasi"? Non li perdono? Evidentemente è una fessura non piccolissima. Sicuro che si tratti di Sceliphron (quale delle due specie qui descritte: v. i particolari dei colori?). Grazie dell'informazione. Se confermata da altri casi dovrò correggere e integrare l'articolo.

25 giugno 2015 alle ore 10:44  
Anonymous Anonimo said...

Sì, sono più che sicuro. Le osservo da alcuni anni ormai e ho letto svariate informazioni anche su internet, per lo più in inglese (é quella che gli americani chiamano comunemente "mud dauber wasp"), ma non sono ancora riuscito a trovare consigli davvero utili per eliminare il "prolblema". Che poi, in effetti, di problema non si tratterebbe, se non fosse che hanno deciso di nidificare proprio sopra il mio letto, a pochi centimetri dalla mia faccia. Comunque, per rispondere alla tua domanda, é la variante gialla e nera (avrei anche qualche foto da condividere, se lo desideri). Confermo che riesce a introdursi attraverso quei fori tra parete e soffitto, dove i travi di legno si incastrano con le altre assi di legno (é un po' difficile da spiegare a parole). I buchi in effetti non sono così minuscoli, diciamo della larghezza del diametro di un mignolo, quindi direi che possono passarci abbastanza comodamente. Giusto stamattina, dopo che ieri sera avevo a malincuore smontato tutti i loro nidi, ne ho trovata una che sbucava da un foro e tornava a controllare la zona. La camera era completamente al buio con la finestra chiusa. Forse, essendo ormai almeno cinque anni che si accasano in camera mia, non desistono a entrarci nemmeno con la stanza buia. Comunque tenterò ora di sigillare quei buchi con dello stucco e verificherò se cercheranno ostinatamente vie alternative per raggiungere quella parete a cui sono tanto affezionate!
Federico

25 giugno 2015 alle ore 14:14  
Anonymous Anonimo said...

Che bell'articolo! Con la passione con la quale le hai descritte quasi quasi le lascio fare, se non altro perchè seguendo il percorso in libreria di una vespa ho riscoperto un bel libro di Jorge Amado: "Gabriella, garofano e cannella".
Le sono debitrice di una buona lettura e si è quindi guadagnata il diritto di fare il nido. Solo lei pero!
Grazie dell'articolo mi hai chiarito le idee!

27 giugno 2015 alle ore 11:04  
Anonymous Anonimo said...

Ciao, articolo molto interessante e ben scritto! Sai qualcosa sulle abitudini notturne di queste vespe? L'estate scorsa, di sera, notavo spesso uno o due insetti molto grandi che sembravano dormire sulle foglie del ficus fuori al balcone. Al buio non riuscivo a distinguere molto e stuzzicarli per farli muovere un po' mi intimoriva visto che la forma ricordava proprio quella di una vespa, per quanto mi sembrasse improbabile. Tra l'altro una volta, visto che c'era ancora un po' di luce, ho provato a farne volare una da lontano usando uno stecco ma niente, non ha battuto ciglio. Proprio ieri notte ho visto un insetto identico a quelli dell'anno scorso, sempre posato su una foglia del ficus. Oggi sono uscita fuori verso il tramonto e l'ho vista arrivare, posarsi sul ficus e scegliere una foglia. La forma in volo era inconfondibile, ma rispetto a quella della foto è più grande e credo sia tutta nera (ho visto che ce ne sono diverse) Ho fatto un po' di ricerche su vespe solitarie e ho scoperto questa specie. Pensi sia possibile? Riposano così di notte? O ho preso un abbaglio e magari si tratta di qualcos'altro? Domani con la luce vedo se trovo dei vasi, fino ad ora non li ho mai notati però. Grazie e ancora complimenti per l'articolo!
Roberta

3 luglio 2015 alle ore 23:03  
Anonymous Anonimo said...

Premetto che sono animalista convinto e non mi sognerei mai di uccidere nessun essere vivente. Sia sul balcone, che nelle intercaledini dei muri ho trovato spesso questi nidi e, quando esco sul balcone ne vedo spesso. Molte volte me le trovo dentro casa. Il mio problema consiste però nel fatto che io ho una paura folle di api, vespe ecc. È proprio una fobia che mi paralizza. Anche se razionalmente sono perfettamente consapevole che si tratta solo di un mio blocco mentale, non posso farci nulla...ne sono terrorizzato. Riconosco anche il rinzio. Senza vedere, dal tipo di ronzio intuisco che insetti sia e, se capisco che è una vespa, scappo prima di realizzare dove sia. Mi sono molto informato sulle vespe vasaio, quelle che mi girano in casa e so che sono innoque e, osservandole mi sono reso conto che effettivamente non fanno nulla...ma questo non basta a risolvere il mio terrore. È una paura che va oltre la ragione e tutto quello che leggo e che mi viene detto, sebbene lo accetto razionalmente, non ha effetto sulle mie reazioni istintive. Ribadisco che non ho la minima intenzione ne di ucciderle ne di farle uccidere...ma non posso vivere con questa paura. Se ne entra una in casa, chiudo la stanza finché non viene qualcuno per farla uscire, perché mi rifiuto che la uccidano. Come posso trovare il modo per impedire che si avvicinino, non dico al balcone, ma almeno in casa? Per me è un vero problema, anche se so che dipende solo da me ma questa paura condiziona le mie giornate. Se ne vedo una, il cuore mi salta in gola. Ho bisogno di trovare il modo che vadano via senza far loro del male.

16 luglio 2015 alle ore 13:33  
Blogger Nico Valerio said...

Che fare per prevenire? Rileggere attentamente l'articolo: si capisce la tattica per non riaverle più. Comunque lo dico di nuovo. 1. Togliere tutti i nidi. 2. Non lasciare mai in primavera-estate le finestre spalancate, ma o con finestra chiusa o con uno spiraglio di serrande-persiane in modo che la stanza sia vistosamente al buio o in forte penombra, che poi è quello che si fa per scacciare le mosche. 3. Scacciare in modo deciso accompagnandola verso l'esterno (con mani, giornali, indumenti) ogni vespa che si presentasse in avanscoperta per fare altri nidi. Essendo testarde ci proveranno per settimane. Una volta capito che il territorio è difficile non verranno mai più (purché regga la precauzione della penombra-buio, fondamentale.

16 luglio 2015 alle ore 15:11  
Anonymous Anonimo said...

Ciao a tutti! Tutte le estati mi ritrovo queste vespe in casa. Ho visto che per scacciarle in effetti basta sventolare anche solo le mani accompagnandole verso la finestra, solo che purtroppo non sono sempre in casa e un paio di nidi me li hanno fatti lo stesso. Il problema è che me li hanno fatti in vecchi buchi aperti, dove un tempo c'erano dei tasselli per appendere quadri, perciò non posso toglierli se non distruggendoli e richiudendo i fori con dello stucco. Sinceramente però sto quasi pensando di lasciarli lì dove sono perchè mi dispiace...
Proprio oggi ne osservavo una che andava avanti e indietro portandosi il fango per tappare il nido ed era veramente affascinante!

Ma quanti nidi può fare una sola vespa? E se appunto lascio i nidi che hanno già fatto, poi sarò condannato ad avere sempre più vespe ogni anno, visto che dici che tornano sempre negli stessi luoghi?

E in che periodo nascono le vespine?

14 agosto 2015 alle ore 17:55  
Anonymous Sara said...

Ciao e complimenti per il bel articolo!

Vivo in una casa in affitto da due anni (a Roma, ultimo piano), e per il secondo anno consecutivo ricevo visite da queste vespe (enormi!) che entrano dalle finestre.
Non ho mai notato la presenza di un nido, anche se qualcosa di simile è stato trovato dall'elettricista all'interno di una lampada, ormai vuoto ed in evidente disuso: magari costruito prima ancora che io venissi a vivere lì.
D'altronde non ho fatto ricerche approfondite.

Quando ho tentato di scacciarle, mi sono sembrate piuttosto arrabbiate. Ma nessun tentativo di puntura.

La domanda è questa: io le osservo sempre nel periodo tra agosto e settembre, in rari casi persino a ottobre. Non le ho mai notate in altri mesi dell'anno. Ciò significa che, a mia insaputa, hanno già costruito nidi e tornano per accudire le larve oppure che sono un altro tipo di vespa che nidifica in un periodo diverso? Insomma tutto coincide con il comportamento descritto nell'articolo a parte il periodo delle "apparizioni"...

29 agosto 2015 alle ore 11:32  
Blogger Nico Valerio said...

Sara i mesi esemplificati vogliono dire "stagione calda" (anzi, ora vado a correggere, perché tutti prendono alla lettera l'esempio) che ormai si è estesa, anche per gli insetti. Certo che hanno fatto i nudi e che tornano ad accudirli, oppure se i nidi sono stati distrutti tornano in avanscoperta per costruirne altri. Dopo poche estati di tentativi andati a vuoto (con finestre chiuse e soprattutto serrande abbassate e in stanze buie quando non sono occupate), "dimenticano". Ma guai a ritornare ai vecchi errori. Ricominciano. Anche per me è stata dura: ero abituato a far entrare la luce e l'aria aperta anche nelle ore assolate, in mia assenza...

29 agosto 2015 alle ore 16:50  
Anonymous melo said...

Ciao a tutti oggi per caso ho scoperto questi bozzoli di fango in una vecchia scarpiera nel balcone...ne ho trovato più di uno tutto con il buco in alto aperto....che significa che sono nate altre vespe vasaio....e normalmente se ne trovi più di uno di questi bozzoli che significa che vi sono più vespe vasaio...e se sono con il buco aperto vuol dire che e vuoto?? Che faccio in questi casi se sono vuoti......e poi che fanno il prossimo anno li riutilizzano il bozzolo vuoto?

2 settembre 2015 alle ore 15:27  
Blogger Nico Valerio said...

Melo, in ogni vaso-nido la femmina depone un solo uovo, che diventerà larva, che si nutrirà dei ragnetti portati preventivamente dalla madre (v. immagine) e poi una volta matura e capace di volare volerà via. Ma visto che hai la fortuna di aver trovato i nidi (ormai vuoti) sul balcone e non all'interno della casa, puoi anche non fare nulla. L'anno prossimo la tua scarpiera potrebbe ricevere nuove visite e nuove uova. A te non faranno alcun male.

2 settembre 2015 alle ore 21:32  
Anonymous Anonimo said...

Ciao a tutti, ormai questo tipo di "costruttore" lo conosco da anni e guai agli ospiti che arrivando in casa mia volessero accopparla, figurati che quando entra in casa se mi trova, per puro caso, sulla sua rotta di volo, fà una brusca frenata, mi scansa e prosegue il suo lavoro, incredibile... Quindi come dice Valerio non uccidiamole assolutamente, vedrete che con il tempo vi diventano anche simpatiche...

12 settembre 2015 alle ore 21:37  
Anonymous Marilena said...

Ero terrorizzata e parecchio schifata da questi bozzoli!!! Dopo questo post mi sono ricreduta anche se devo dire che il fatto di memorizzare i posti mi fa incacchiare!! :) mene sono ritrovata una dentro un cassetto, una dentro un armadio che il mio ragazzo non chiude mai (mannaggia) libri in ripiani alti a parte e anche dietro un quadro!!! Si ficcano proprio in mezzo ai vestiti quindi amano anche i posti stretti....comunque volevo informarvi che per fare i vasini riescono a infilarsi in spazi di 4 mm appena (come il quadro in questione preso di mira). I vasi aperti sono vuoti vero? Perché io li ho sempre trovati così!!! Trovato vasino fatto ad ottobre!!! Anche se quest anno è molto caldo!!! Piccole cattivelle...!!! Adesso ci starò attenta a non farle entrare se no si impossessano di casa mia...però quando le troverò mi verrà da ridere pensando a quest articolo e sposerò solamente la loto piccola prole!!! Poi tenendo conto che ho paura di insetti saltanti o con voli strani tipo loro e calabroni e varie....direi che è un passo gigante!!! Viva le piccole vasaie!!!!

11 novembre 2015 alle ore 15:40  
Blogger Nico Valerio said...

Brava, Marilena, hai capito lo spirito con cui dobbiamo guardare a questi piccoli amici che, ingenuamente, prendono i luoghi da noi lasciati "aperti" come spazio libero anche per loro. Togli tutti i nidi di argilla che trovi, ma soprattutto segui tutti i consigli dati nell'articolo, e vedrai che non entreranno più e non faranno mai più i nidi a casa nostra. Ciao!

11 novembre 2015 alle ore 16:05  
Blogger elisa buratti said...

Nico la tua descrizione é meravigliosa! Io vivo in mezzo ad un bosco ed ho una grande biblioteca e libri in ognidove ma queste vespe sono ormai parte della famiglia.
Ogni anno smonto tutto, ripulisco ma sto bene attenta a farlo quando si sono schiuse perché mi affascinano, ci fanno compagnia, ogni volta questi bozzoli mi portano magia.
Volteggiano nel caldo, ronzano dietro ai libri, le antine mentre costruiscono la vita, ordinatissime, matematiche, perfette..
Non potrei farne a meno 😀

19 novembre 2015 alle ore 09:10  
Anonymous Anonimo said...

Buonasera, articolo molto interessante.
Le scrivo perché mia figlia ha una ricerca sulla vespa vasaia. Le domande su cui non troviamo informazioni sono le seguenti: cosa mangia? Come fa a costruire il nido? Abita da sola o in un alveare?
Riesce ad aiutarci?
Grazie mille Silvia e Giorgia

7 gennaio 2016 alle ore 21:01  
Blogger Nico Valerio said...

Elisa mi conferma la sensibilità e condivisione che hanno alcune donne (esperte, però, perché in Italia molte bambine e ragazze sono paurose verso gli insetti) nei confronti di questi interessantissimi animali e anche del resto della Natura. Complimenti! Sicuramente una persona intelligente. E fortunata (vivere praticamente in un bosco: il mio sogno).

10 gennaio 2016 alle ore 12:30  
Blogger Nico Valerio said...

Silvia e Giorgia per rispondere meglio alle vostre domande ho reso più chiare certe frasi e aggiunto qualche particolare in più: ora il quadro è completo. Ma mi meraviglia la domanda sul nido: tutto l'articolo ripete fino alla noia che è una sola femmina (quindi solitaria, individualista, non sociale: chiamatela come volete) che fa il nido per sé. Altro che alveare come le altre vespe o le api! Rispondo anche alle altre domande: rileggere.

11 gennaio 2016 alle ore 01:45  
Blogger Simonico said...

Buonasera proprio ieri stavo pulendo a fondo la libreria e quando ho spostato i libri dell ultimo scaffale so caduti questa sorta di vasi che ho riconosciuto nelle foto. Si sono rotti cadendo e dentro c'era una specie di pellicola rossastrada non ho visto altro. Cosa significa che le larve si erano già aperte? Perché io non sapendo di cosa si trattava ho aspirato tutto con l aspirapolvere.
Grazie Simona

20 febbraio 2016 alle ore 15:48  
Blogger Simonico said...

Buonasera proprio ieri stavo pulendo a fondo la libreria e quando ho spostato i libri dell ultimo scaffale so caduti questa sorta di vasi che ho riconosciuto nelle foto. Si sono rotti cadendo e dentro c'era una specie di pellicola rossastrada non ho visto altro. Cosa significa che le larve si erano già aperte? Perché io non sapendo di cosa si trattava ho aspirato tutto con l aspirapolvere.
Grazie Simona

20 febbraio 2016 alle ore 15:52  
Blogger Nico Valerio said...

Sì, si erano aperte da tempo. Ma ora il nido resta nella memoria delle vespe. Quindi cercheranno di entrare a ogni nidiata. Vigilanza alle porte-finestre da marzo in poi, come dice l'articolo.

21 febbraio 2016 alle ore 11:06  
Blogger Unknown said...

Bellissimo articolo! Avevo tanta paura di questo animaletto, ma ora potrò vederlo con occhi diversi. Però io ho un dilemma: ho da 2/3 giorni questa vespa che entra in camera e mi sembra che si diriga sempre sopra l'armadio. Stamattina alle 7 mi è passata sopra il naso e io mi sono stufata, ho azionato 2 fornellini anti zanzare, ho chiuso camera e non ci sono più rientrata. Che cosa posso fare ora????

25 giugno 2016 alle ore 15:05  
Blogger Nico Valerio said...

Ma così intossichi te stessa, la zanzara e le larve che sicuramente staranno nei piccoli nidi sopra l'armadio. Col rischio di farle morire e poi ritrovarti sgradevoli resti biologici. Ma l'articolo è chiaro: andare a vedere dove si dirige e togliere semmai il nido depositandolo in qualche luogo buio e riparato fuori casa. Non c'è pericolo: quasi mai pungono. Eliminato il nido tutto si risolve.

25 giugno 2016 alle ore 16:58  
Anonymous Anonimo said...

Amo questo animale!
E intorno (un po dentro) casa sono presenti due varietà differenti spirifex e curvatum ma non si incontrano...
Ho notato che i merli colgono l'occasione di predare i vasi per cibare i pulcini appena nati
Direi che curvatum predilige cibarsi di zuccheri ricavati da un albicocco e spiralix (forse, mi pare strano) di uva molto acerba o forse nettare di fiori di mimosa pudica
Ho notato anche che tra gli imenotteri che frequento sono quelli a raggio esplorativo più breve, che solitamente cani e gatti non li temono (a differenza di api e vespe), che alcuni esseri umani li credono velenosi e mortali a volte, tanto da ucciderli in modi che spaziano dal inutile al grottesco, dal crudele al ritualistico
Vi garantisco che li manipolo da vari anni e anche quando presto poca attenzione non pungono mai, se vi si posano su una mano lasciteli camminnare, esplorare, leccare, quando saranno soddisfatti vi lasceranno petdere. La loro passeggiata è piacevole, puu pesanre di una vespa comune e meno minacciosa: norerete il pungiglione in una posizione più arretrata, meno da attacco!

Personalmente mi tengono compagnia... Poi un piccolo appunto all'autore, non me ne voglia, trovo questo articolo quasi sublime, un insieme di pagine che un giorno giacerà nascosto da pile di libri, in attesa di essere colonizzato da una giovane vasaia... (l'autore non se ne risentirà, mi auguro)... Ma che intanto sono diversi anni che mi tiene compagnia nell'insieme di carta stampata per rovinare un po l'ambiente e facilitare la mia memoria (egoista, io)
Tornando all'appunto: la loro pericolosità verso i libri non é fondata anzi, lo si evince anche da qualche commento, sono ottimi selezionatori di letture promesse e rinviate!
Ed il costo? Un po di robina sulla costa? Nel peggiore dei casi un taglio macchiato da una strana e misteriosa forma (mi fu chiesto cosa fosse la macchia quando prestati un compendio di esoterismo e magia), autore lei stesso parla di pesciolini d'argento, loro si che sono un flagello
Scherzosamente e risolutamente, dopo vari anni dalla prima lettura, un suo Lettore

Complimenti!

27 giugno 2016 alle ore 06:10  
Blogger Unknown said...

E'da qualche settimana che ogni giorno elimino un bozzolo di ape vasaia deposto sotto un gingillo in sala ma con stupore dopo un paio di ore ne trovo un altro perfettamente ricostruito. E'incredibile e mi dispiace tanto distruggere una tale opera......però non mi sento di ospitare a lungo questi piccoli ingegneri

28 giugno 2016 alle ore 15:26  
Blogger Nico Valerio said...

"Bozzolo"? No, non è la vespa vasaia, che costruisce solo nidi di terra o argilla a forma di anfore isolate oppure con cellette tutte unite in un unico blocco. E non lo fa in 2 ore. Probabile anche che il "nuovo" nido semplicemente non fosse
stato notato prima.

28 giugno 2016 alle ore 17:05  
Blogger Unknown said...

Bellissimo articolo...ho rivalutato questo insetto che da sempre odiavo perché faceva paura. Mi chiedevo solo, in quali ore è meglio togliere i nidi?? Giusto per non far trovare la mamma presente al momento del trasloco dei figlioletti ��

30 giugno 2016 alle ore 17:15  
Blogger Veronica said...

L'altra mattina sono stata svegliata da un ronzio nella mia camera da letto, ho guardato verso la porta finestra e ho trovato una vespa vasaia che si era intrufolata. Tentando di farla uscire ho spalancato la finestra e l'ospite con poca convinzione è uscita, peccato che poco dopo, non avendo chiuso perfettamente la finestra, eccola rintrufolarsi in camera passando per uno spiraglio minuscolo. Sconfortata Decido quindi di chiudere la camera, lasciando la finestra aperta dandole la possibilità di uscire quando sarebbe stata pronta! Senonchè torno dopo una decina di ore a casa e trovo sul muro, nel punto dove si stava aggirando, un nido argilloso ma della vespa nessuna traccia. Facendo una ricerca o trovato questo articolo e come consigliato ho preso il nido e l'ho spostato ma accidentalmente rimuovendolo si è rotto e ho notato che all'interno era vuoto. Il mio timore adesso è unico.. La vespa è uscita dalla camera o è nascosta da qualche parte? Solitamente le madri una volta costruito il nido si allontanano da questo? Non vorrei trovarmi domani mattina una vespa madre arrabbiata sul naso.
Grazie per gli ottimi consigli nell'articolo!

1 luglio 2016 alle ore 04:05  
Blogger Veronica said...

L'altra mattina sono stata svegliata da un ronzio nella mia camera da letto, ho guardato verso la porta finestra e ho trovato una vespa vasaia che si era intrufolata. Tentando di farla uscire ho spalancato la finestra e l'ospite con poca convinzione è uscita, peccato che poco dopo, non avendo chiuso perfettamente la finestra, eccola rintrufolarsi in camera passando per uno spiraglio minuscolo. Sconfortata Decido quindi di chiudere la camera, lasciando la finestra aperta dandole la possibilità di uscire quando sarebbe stata pronta! Senonchè torno dopo una decina di ore a casa e trovo sul muro, nel punto dove si stava aggirando, un nido argilloso ma della vespa nessuna traccia. Facendo una ricerca o trovato questo articolo e come consigliato ho preso il nido e l'ho spostato ma accidentalmente rimuovendolo si è rotto e ho notato che all'interno era vuoto. Il mio timore adesso è unico.. La vespa è uscita dalla camera o è nascosta da qualche parte? Solitamente le madri una volta costruito il nido si allontanano da questo?
Non vorrei trovarmi domani mattina una vespa madre arrabbiata sul naso.
Grazie mille per i tuoi consigli nell'articolo.

1 luglio 2016 alle ore 04:06  
Blogger Nico Valerio said...

Scusa Veronica, ma tu non dormi al buio e a scuri chiusi? Che io sappia, la vespa non entra in un locale con persiane-serrande chiuse o quasi-chiuse e in una stanza buia o semi-buia. Ma può cercare di uscire, questo sì. Dico questo perché tu dici "intrufolata", anziché dire "stava cercando di uscire". Nel primo caso è la femmina adulta (la madre) che cerca di entrare per fare il nido, depositare l'uovo o portare i ragnetti come cibo alla larva. Nel secondo caso, cioè vespa che cerca di uscire, con nido vuoto, potrebbe trattarsi di una vespa giovane appena "sfarfallata", cioè appena uscita dal nido. Spesso hanno volo incerto, quasi non sanno volare, camminano ecc. Quindi hai fatto bene a lasciare aperto per farla uscire. La vespa non "si nasconde da qualche parte" come un topo o un serpente, ma o sciama via velocemente dal nido (giovane) o se ne allontana provvisoriamente o definitivamente (femmina adulta) a seconda se sta accudendo il nido o no. Ora a nido vuoto puoi liberartene senza problemi.

1 luglio 2016 alle ore 12:31  
Anonymous Melissa Veg girl said...

Meraviglioso articolo! Grazie.

3 luglio 2016 alle ore 13:30  
Anonymous Vicki said...

Mi hai fatto venire il desiderio di "ospitare" nella mia casa la vespa vasaio. Come si fa a invitarla? Immagino facendo tutto il contrario di quello che non si deve fare...:-) Quindi lasciare le finestre sempre spalancate in pieno sole, e avere una stanza un po' incasinata, con libri a bizzeffe, scatoloni, ripostigli, scaffalature, cassetti semi-aperti ecc. Così, spero di fotografarla mentre porta l'argilla e i ragnetti per le larve. Poi ti farò sapere.

7 luglio 2016 alle ore 01:24  
Anonymous Anonimo said...

Ma... Non capisco come alcune persone si terrorizzano per animali grandi quanto una loro unghia...
"Non vorrei trovarmi una v v sul naso domattina" e che credi possa farti? Ti garantisco non ti stuprerà, anzi sara intimorita da te (a buon ragione) e se la lascerai in pace lei lascerà in pace te...
E se siete per caso allergici, basta seguire i consigli di nicovalerio per farle restare fuori dalla vostra "bolla"

7 luglio 2016 alle ore 22:28  
Blogger Nico Valerio said...

Un'unghia? Molto di più. Le Sceliphron sono insetti piuttosto lunghi che possono arrivare fino a ben 4 centimetri, cioè 3 o 4 unghie... E le lunghe zampe penzoloni con il ventre all'insù le fa apparire ancora più grandi e inquietanti a chi non le conosce. Ma sono solo insistenti: nella loro breve vita le femmine madri seguono il loro istinto, tutto teso a creare nuovi nidi, anche nei posti più strani per noi.

8 luglio 2016 alle ore 02:08  
Anonymous Anonimo said...

Sono due settimane che ho scoperto un alveare in cucina, nel mobile dei piatti che è super pulito,schifata ho smontato la cucina lavato tutto nuovamente dopo aver rimosso il nido.Questa sera riguardo come ormai faccio spesso quando sono a casa e cosa ti vedo? Un bozzolo!!!!!! Mi spiace ma ho ripulito tutto, vivo da 2 anni sulla prima collina in mezzo al verde.Dopo aver letto i vostri commenti non sono per nulla tranquilla, mi aspettano anni di sorveglianza e lavoro.Passi per i libri ma in cucina NO

9 luglio 2016 alle ore 23:47  
Blogger Nico Valerio said...

Vedo che punti sulla pulizia, ma non c'entra niente: le vespe non sono come gli scarafaggi che si nutrono di resti alimentari e sporcizia, e quindi basta l'igiene... No, sono pulitissime, vogliono ambienti puliti e si nutrono solo di nettare dei fiori. Il tuo caso è l'ennesima conferma della velocità di costruzione (se hanno una apertura costante), dell'imprevedibilità dei luoghi scelti per il nido, e della testardaggine di queste vespe. Ora, visto che vuoi la sicurezza di non avere nidi, dovrai chiudere tutte le finestre, oppure lasciare aperto qualche spiraglio ma quasi al buio. Te la senti?

10 luglio 2016 alle ore 00:15  
Anonymous Anonimo said...

Lo farò sicuramente, oggi è andata bene, fa caldo ma nella mia cucina nooooooo......grazie ancora

10 luglio 2016 alle ore 21:09  
Anonymous Anonimo said...

ciao, innanzitutto complimenti per l'articolo, molto bello e dettagliato.
Se prima ero intimorita da quanto stava succedendo (anche io ho la fobia di api e vespe avendo avuto in passato un'esperienza non proprio felice) ora sono quantomeno più tranquilla.
Ho notato da qualche settimana delle vespe entrare nelle minuscole fessure che si trovano a destra e sinistra della serranda, per intenderci nel buco che dall'esterno arriva al cassone della serranda, e man mano che passano i giorni aumentare il numero che si aggira da quelle parti.
Io ho le zanzariere in casa, motivo per cui probabilmente hanno trovato un posto sicuro esternamente: il mio solo timore era che riuscissero ad accedere in cucina, ed in effetti stamattina ne ho trovata una a terra sul pavimento... vorrei evitare che mi facessero nidi in casa, fuori può anche starmi bene ma dentro proprio no, anche perchè a quanto vedo ne stanno arrivando un pò.
Intanto come mai era "indebolita" tanto da essere quasi morta a terra?
Mi è chiaro il concetto della memoria generazionale, credo che sarà difficile spostarle da lì. Volevo però sapere qual è il periodo migliore in cui togliere le "anfore" non volendo uccidere i piccoli.
Grazie mille per tutte le utilissime info e indicazioni

19 luglio 2016 alle ore 13:15  
Anonymous Cristina said...

ciao, innanzitutto complimenti per l'articolo, molto bello e dettagliato.
Se prima ero intimorita da quanto stava succedendo (anche io ho la fobia di api e vespe avendo avuto in passato un'esperienza non proprio felice) ora sono quantomeno più tranquilla.
Ho notato da qualche settimana delle vespe entrare nelle minuscole fessure che si trovano a destra e sinistra della serranda, per intenderci nel buco che dall'esterno arriva al cassone della serranda, e man mano che passano i giorni aumentare il numero che si aggira da quelle parti.
Io ho le zanzariere in casa, motivo per cui probabilmente hanno trovato un posto sicuro esternamente: il mio solo timore era che riuscissero ad accedere in cucina, ed in effetti stamattina ne ho trovata una a terra sul pavimento... vorrei evitare che mi facessero nidi in casa, fuori può anche starmi bene ma dentro proprio no, anche perchè a quanto vedo ne stanno arrivando un pò.
Intanto come mai era "indebolita" tanto da essere quasi morta a terra?
Mi è chiaro il concetto della memoria generazionale, credo che sarà difficile spostarle da lì. Volevo però sapere qual è il periodo migliore in cui togliere le "anfore" non volendo uccidere i piccoli.
Grazie mille per tutte le utilissime info e indicazioni

19 luglio 2016 alle ore 13:17  
Blogger Alessandro said...

Ciao e grazie per l'articolo che ho trovato interessantissimo e che mi ha fatto diventare più simpatica questa vespa! Anche io in questi giorni sto combattendo contro la sua tenacia a nidificare in casa nostra... e di sicuro il tuo articolo era proprio ciò che cercavo, perché mi ha reso più intellegibile il suo comportamento! Pochi giorni fa, avendo notato l'andirivieni della vespa in casa, ho trovato e rimosso un suo nido, ahimè distruggendolo, non avendo alcuna nozione in merito... ovviamente ora appena apro una delle finestre di giorno, lei entra in esplorazione... Mi rimane quindi solo un dubbio, dopo averti letto... Il ciclo riproduttivo, come funziona? Nel senso, ok, hanno memoria di precedenti luoghi per deporre le uova e costruire il loro nido e ho letto che è stimato che una femmina possa deporre fino a 15 uova nel proprio ciclo vitale... Un paio di giorni fa, come dicevo, ho tolto un nido, oggi è di nuovo in cerca di un nuovo posto per nidificare... Ma ha sempre "il colpo in canna"? Ti faccio i complimenti perché, come scritto in altri commenti, hai reso affascinante, simpatica e più innocua la vespa vasaia ad un semifobico come me!
Ale

19 luglio 2016 alle ore 18:20  
Blogger Nico Valerio said...

Cristina il periodo migliore per togliere le anfore-nido è... sùbito, cioè non appena vengono costruiti, vale a dire quando il va e vieni della vespa madre che entra in casa si fa più frequente (anche ogni 15 minuti). Poi la madre tappa i nidi dopo avervi immesso un uovo per ogni anfora. E non si fa più vedere. Dopo poche settimane (estate) o dopo mesi (se c'è di messo l'inverno) le vespe giovani sciamano via, cioè fanno il viaggio inverso della madre: dal nido dentro casa tua all'esterno. Ma se trovano le finestre chiuse o non riescono comunque a uscire da qualche tubo, areatore o spiraglio, rischiano di morire (ecco quella che hai trovato per terra), perché hanno finito il cibo da larve (ragnetti) e non hanno ancora il cibo da adulte (nettare di fiori, miele, zucchero, frutta dolce) e lo sforzo fatto per rompere il diaframma le esaurisce.

20 luglio 2016 alle ore 18:52  
Blogger Nico Valerio said...

Alessandro, sì, durante i pochi mesi di vita dopo l'accoppiamento la vespa ha sempre il colpo in canna, cioè è in grado di deporre uova a ripetizione, secondo il bisogno, fino a una decina e poco oltre.

20 luglio 2016 alle ore 19:00  
Anonymous Anonimo said...

io c'ho paura a volte li vedo entrare proprio dagli spiragli della serranda e credo che il nido lo facciano dietro in frigo che è incassato nel muro con degli spiragli ai lati.
quando li vedo entrare mi si prende il panico e a volte chiudo la porta ed esco di casa per ore!!
altre volte invece prendo il deodorante per ambienti e glie lo spruzzo uccidendolo o raramente apro la finestra e li affronto cercando di farli uscire.
e poi li vedo spesso col pungiglione estratto. TUTT'ALTRO CHE CORTO!!!

30 luglio 2016 alle ore 15:07  
Anonymous Anonimo said...

sempre io.
ovviamente cerco di non ucciderli cioè poche volte, quasi mai uso il deodorante perchè penso che comunque cerca solo di trovare un posto sicuro per i piccoli, come farebbe ogni mamma d'altronde, quindi anche se mi fanno paura cerco di farli uscire o esco di casa.
più che altro mi fanno paura (oltre per l'assetto di volo) per il pungiglione.
:( li odio!!
bè considera che gli insetti mi fanno paura in generale.
come posso evitare che vadano dietro il frigo? help

30 luglio 2016 alle ore 15:23  
Blogger Nico Valerio said...

Cara amica che hai la fobia, ma hai letto il lungo articolo? Se tu le fai entrare, è normale che facciano i nidi. E se quando le vedi entrare te ne vai di casa anziché semplicemente togliere i nidi che stanno costruendo negli angolini bui, te le cerchi...:-) Comunque, ripeto, non sono pericolose. Molto, molto meno di una comune zanzara.

31 luglio 2016 alle ore 10:55  
Blogger Serena said...

Anche da noi ogni estate costruiscono i loro nidi un po' sparsi sulla libreria. So che sono innocue e vorrei qualche consiglio per farle desistere magari con qualche essenza naturale come Tea Tree e Neem. Dici che può essere utile?!? Grazie, Serena.

5 agosto 2016 alle ore 12:09  
Blogger Serena said...

Anche da noi ogni estate vengono a far visita alla nostra libreria. So che sono innocue e per questo vorrei sapere se rimedi naturali come Tea Tree o Neem possono essere efficaci per farle desistere.
Grazie

5 agosto 2016 alle ore 12:16  
Blogger Nico Valerio said...

All'anonimo raffinato [ma perché non inventate un nome qualsiasi, rendendomi più facile indirizzare la risposta?] che inizia con "Amo questo animale". Ho dimenticato di complimentarmi per il fatto che "segue" questo articolo negli anni... I lettori occasionali, infatti, devono sapere che molti anni fa questo articolo era brevissimo, per niente scientifico e tutto basato sulla curiosa predilezione di questi animaletti per il taglio dei libri nascosti (almeno nel caso mio). Di qui il titolo. Poi col tempo e visto l'interesse dei lettori (e soprattutto la paura delle giovani lettrici) ho deciso di approfondire e di studiare anche l'aspetto entomologico, appassionandomi io stesso al tema. Tanto che ormai è diventata la più completa e facilmente reperibile - grazie a Google e Blogger - monografia esistente su Internet. Il che, essendo noto come esperto perfezionista di nutrizione, ma non di zoologia, è una bella responsabilità.
Perciò, complimenti a chi come l'Anomico Colto, conserva memoria nel suo divenire di questo articolo, ormai diversissimo da quello ironico e scherzoso di tanti anni fa.

8 agosto 2016 alle ore 12:21  
Blogger Pritcher said...

Purtroppo ho appena "demolito" uno dei nidi di questo simpatico animale, in bella vista sul lampadario del bagno! Se però non mi avesse attirato il ronzio delle sue ali non mi sarei mai accorto. Accompagnata gentilmente fuori dalla finestra la mamma e distrutto il nido sono caduti fuori 7 grossi ragni lupo "addormentati". Incredibile cosa riesca a fare questa vespa.
Complimenti per l'articolo, molto ben fatto ed interessante! (che purtroppo ho letto solo dopo il fattaccio)

8 agosto 2016 alle ore 19:00  
Blogger Nico Valerio said...

Serena, io non userei un "dissuasore" chimico, neanche con essenze naturali. Anche perché o ne spruzzi una quantità notevole nello stesso punto (e allora macchi libri o altro) e uccidi adulto e larve, oppure nell'aria potrebbe non essere efficace. L'unico sistema è eliminare i nidi non appena sono costruiti, oppure quando ormai sono vuoti dopo lo sfarfallamento. E poi accompagnare con le mani all'uscita, cioè verso la finestra aperta, l'insetto che continuasse a voler entrare. La gestione delle finestre è fondamentale.

9 agosto 2016 alle ore 16:27  
Anonymous amica con la fobia said...

grazie nico per la risposta, poco fa ne è nato uno!!
l'ho visto sulle cornici del soffitto e.... con un POCHINO di coraggio CON UN FAZZOLETTO l'ho preso e fatto uscire.
era un po che non entravano più ed ero felice.
ho letto sull'articolo che bisogna farle uscire se no muoiono e... uff anche se mi aspetto che tornerà l'ho fatta uscire.ma adesso il piccolo che è uscito tornerà qui a fare il nido???
ti prego dimmi di no anche se dal lungo articolo ho capito di si. :'(
ah, nell'altra casa mi facevano il nido nelle scarpe ma non sapevo fosse il loro e poi erano sempre aperti.
e... ho deciso di lasciare in pace i nidi se queste vespe vogliono entrare quando non ci sono ok, se ci sono le faccio uscire (E POI PER TOGLIERE I NIDI DEVO TOGLIERE IL FRIGO E NON è LEGGERISSIMO)... dopo aver letto il tuo articolo ANCHE SE ANCORA HO PAURA non le uccido più.

grazie ancora e fammi sapere.

13 agosto 2016 alle ore 15:30  
Anonymous Anonimo said...

Vanno bruciate (purtroppo) le casette non di terra e quindi anche le vespe comuni che vi ci abitano,sempre se siano in zone dove vi sia transito umano ecc..Invece le vespe vasaie di solito non attaccano..ma creano disturbi logicamente se sono dentro casa ecc.ho (purtroppo)eliminato qualcuna involontariamente nel tentativo di allontanarla,in quanto avendo tolto la casetta è ritornata.Attenzione agli altri vespidi(api,calabroni,bombi) in quanto possono portare a morte per shock con una semplice puntura.Io sono stato graziato dopo aver subito quindici punture d'api in una volta e non avendo avendo problemi di altra natura.

18 agosto 2016 alle ore 00:25  
Anonymous Anonimo said...

da noi li chiamano trimotori.
forse per come è fatto ed era risaputo che pungono, anche perchè da piccola gli facevo le foto col nintendo ds e si vedeva che dalla parte posteriore usciva una specie di aghetto e quindi deduco che sia il pungiglione.
adesso li vedo sempre senza come mai?
fammi sapere grazie nico

20 agosto 2016 alle ore 10:39  
Blogger Nico Valerio said...

E meno male che ho pubblicato molte foto! Nessun "aghetto che spunta dalla parte posteriore": hai visto troppi film di guerra ambientati negli anni 40 (coi cannoncini anche sul retro)...:-) Il pungiglione sul davanti è piccolo e retrattile quando non serve. Quasi mai usato contro l'uomo. Preoccupanti invece (ma solo per i ragnetti) le potenti mandibole. Insomma, una qualunque zanzaretta, specialmente se tigre, è molto, molto, molto più pericolosa... Non parliamo poi del calabrone: fa fuggire perfino gli entomologi...

20 agosto 2016 alle ore 12:20  
Anonymous Anonimo said...

salve, un paio di mesi fa ho notato questa specie sul mio piccolo ed unico balconcino...io sono terrorizzata da ogni tipo di insetto...ho la fobia..sto proprio male..ho cominciato a fare ricerche su internet e ho trovato il suo blogo fortunatamente per capire a cosa andavo incontro...la paura purtroppo è stata più forte di ogni altra cosa..erano due che giravano sempre...una e mi dispiace amaramente l'ho uccisa..stavo impazzendo o lei o io...poi sono stata via una settimana,quando sono tornata ho trovato un anforetta come lei ha spiegato..l'ho eliminata...e ho messso scotch ed altro per impedirle di farne ancora...ovunque..lei è tornata e non ha più trovato lo spazio per controllare...ritornava..io l'ho sempre mandata via con un giornale parecchie volte...non l'ho più vista...sono preoccupata..non mi sembra che desistano..le pare???quindi si è così spaventata da non tornare più? non ci credo...io vivo in una mansarda e la notte tengo i lucernai aperti..la mattina li chiudo...stamattina mi sono svegliata con lei accanto a me morta...ma non era affatto schiacciata..io non so più cosa pensare..sono terrorizzata...hanno trovato rifugio la notte in casa mia????

25 agosto 2016 alle ore 21:15  
Blogger Nico Valerio said...

Ma, scusa, come ha fatto ad entrare in casa dopo la tua partenza? Segno che ha trovato qualche finestra semi-aperta. La chiusura di ogni foro o apertura quando non possiamo controllare a vista è la prima misura da prendere, come c'è scritto nell'articolo. Dove hai messo lo scotch? Il problema sono i fori e gli spiragli di apertura verso l'esterno. Se ne parla abbondantemente nell'articolo, se rileggi (lo so, è lungo e complesso). La vespa morta potrebbe, chissà, essere una giovane appena sfarfallata cioè uscita dal nido che non trovando uscita è morta per debolezza e mancanza di nutrimento. Se a casa tua un insetto, pure grande, può entrare a suo piacimento, non ti lamentare...:-) Devi ispezionare e chiudere ogni possibile spiraglio o varco. Ed eliminare i nidi di creta vuoti. Vedrai che dopo 2 o 3 tentativi falliti le femmine madri non torneranno più per cercare di fare il nido. Di più a distanza non posso dirti.

29 agosto 2016 alle ore 12:46  
Anonymous Sara said...

Grazie per l'articolo. Ho da poco affittato una casa e ho trovato parecchi nidi attaccati alle persiane delle camere. Non sapevo come fare per eliminarli ma ora so che non devo farlo. Se le madri vogliono continuare a tornare facciano pure. Soffro di aracnofobia, se mi aiutano a tenere lontano i ragni sono le benvenute visto che sono anche innocue

4 settembre 2016 alle ore 23:28  
Blogger Lilli said...

Da me ce ne sono troppe. Mi rubano la terra dai vasi dei fiori, fanno nidi dentro al comignolo impedendo al fumo di uscire, sotto le tegole... Come fare a scacciarle??

12 settembre 2016 alle ore 07:14  
Anonymous Maurizio said...

Ho visto parecchie volte queste vespe soppratutto vicino alla terra bagnata e ho sempre pensato che fossero micidiali nel pungere,ma siccome per mia natura non uccido nessun essere vivente e non temo generalmente gli insetti, non ho mai pensato di farle del male.Ora però che ho saputo della loro innocuità mi sento più tranquillo!

17 settembre 2016 alle ore 19:07  
Blogger Moko said...

Che bello trovare persone appassionate che riescono a trasmettere un pizzico di interesse anche agli altri, con tale garbo. Ne ero terrorizzato, le guarderò da ora in poi con occhio diverso. Grazie.

14 gennaio 2017 alle ore 16:26  
Anonymous Melissa-veg-girl said...

Grazie! Ormai mi ci sono affezionata! Love.
Melissa

14 gennaio 2017 alle ore 21:49  
Blogger Nico Valerio said...

"Come fare a scacciarle?" si chiede angosciata Lilli (che forse non ce l'ha fatta a leggere tutto il lungo articolo). Appunto, togliendo tempestivamente i nidi: a poco a poco, generazione dopo generazione capiranno che quello non è un posto tranquillo e finalmente lo dimenticheranno. Ma il non far nulla le rafforza nell'abitudine.

16 febbraio 2017 alle ore 11:03  
Anonymous MaxFortu said...

Slave a tutti.. ieri sera ho trovato DENTRO la cassaforte 6 vasi della suddetta.. domattina li farò vedere ai miei figli (5 e 3 anni), spiegherò loro tutto quello letto in questo articolo e rimetterò a posto tutto. In fondo non danno fastidio... senza dire niene a mia moglie ovviamente! !!!

2 maggio 2017 alle ore 00:15  
Blogger Nico Valerio said...

Ecco che succede a lasciare aperte le casseforti! Che anziché i ladri arrivano le vespe vasaio! E alla moglie è meglio dire che c'è stata una rapina: strilla di meno.:-)

2 maggio 2017 alle ore 10:13  
Blogger Unknown said...

A casa mia oramai sono di casa, mio figlio quando le vede urlando dalla gioia esclama:mamma abbiamo un ospite...

4 giugno 2017 alle ore 09:54  
Blogger Unknown said...

Ciao complimenti per l'articolo. Spiego diverse cose, ora io ho un dubbio. In pratica ho trovato un anforetta aperta su un rosone in gesso che ho all'ingresso della casa. Era un po' che lo tenevo d'occhio, dopo una settimana da un foro al centro del rosone fuoriesce una sostanza gelatinosa, sembra trasparente. È legato in qualche modo alla vespa vasaio?
Come mi devo comportare?

10 giugno 2017 alle ore 14:28  
Blogger Nico Valerio said...

Nei nidi ci possono essere soltanto larve, simili a piccoli bruchi o vermi grassocci e corti, che anche se morti da tempo non potrebbero dare una sostanza gelatinosa trasparente e informe, ma un minimo di forma e colore dovrebbero conservare. Inoltre possono esserci piccoli ragni paralizzati, che a maggior ragione perché coperti di dura chitina restano della stessa forma anche senza vita. Dunque dovrebbe essere qualcos'altro.

10 giugno 2017 alle ore 14:51  
Blogger Unknown said...

Che bello questo articolo! E bellissimi anche tutti i commenti! Ovviamente se sono qui è perché ho fatto una ricerca su Google su questi insetti per me sconosciuti. Mi sono da poco trasferita in campagna (paese) da Roma e di sorprese ce ne sono tante! Complice la bella stagione tanto attesa spalanco tutte le finestre per far entrare luce, aria e... eh sì, anche loro 😊 in bagno ho trovato un nido con 4 o 5 collette, tutte chiuse tranne una. Cercando di toglierlo per non far scappare mio marito di casa purtroppo mi si è rotto. Pensavo fosse finita lì e invece oggi noto una vespa madre fare la spola dentro il divano letto in soggiorno vado a controllare e in effetti era ai primi stadi della costruzione. Tolgo la semi celletta ancora morbida e penso, beh adesso cercherà un altro posto più tranquillo... dopo un'oretta circa torno in soggiorno, la vedo di nuovo e controllo di nuovo... ne aveva fatta un'altra ancora più velocemente! Ed eccomi qui a leggere 😄 ora ho tutte le finestre chiuse ma in effetti penso che preferirò avere qualche nido nascosto da qualche parte piuttosto che rendermi prigioniera in casa mia...

10 giugno 2017 alle ore 20:26  
Blogger Nico Valerio said...

Cristina, nessuno più di me, credimi, ama la luce, l'aria, il sole, anche dentro casa. Non bisogna tapparsi come in una tomba. Come dico nell'articolo, basta lasciare spalancato NELLE ORE FRESCHE: al mattino o comunque prima delle ore calde e più assolate, o dopo il tramonto. Ma anche nelle ore ad alto rischio, cioè con sole a picco, si può aprire benissimo col sistema della APERTURA CONTROLLATA: solo un'anta di finestra, perché più controllabile dal nostro sguardo, e solo quando ci siamo noi nella stanza. E se ci distraiamo? Se leggiamo o studiamo o telefoniamo, ogni tot righe o minuti dobbiamo alzare lo sguardo e guardare il varco della finestra, e sempre stare attenti ai ronzii. A quel punto, se una riesce a entrare, è facile (eehm... quasi facile) cacciare dolcemente l'invasore con 2 mani o un giornale o una maglietta, accompagnando la vespa verso l'uscita. Funziona. Dai e ridai, capiscono l'antifona e (se non hanno già fatto il nido) non tornano più per alcuni mesi. Nel mio studio usando il sistema di aperture controllate e a orari "freschi" non vengono più da ANNI. Ormai sono solo un ricordo.

10 giugno 2017 alle ore 22:06  
Blogger ROME said...

Ciao, anche noi da un paio di giorni abbiamo scoperto questo nuovo inquilino sentendolo ronzare dietro un calendario del Milan e poi dietro un quadro di Kakà (gente, non sto scherzando)...... Lungi da me fare del male alla creatura ho solo ripulito le cose dai nidi pensando non venisse più poi ho cercato informazioni e sono arrivata qui. Essendo impossibile tenere chiuso nelle ore diurne e avendo letto che non è pericoloso, abbiamo pensato di ospitarla e basta. Che dici Nico Valerio? Ho anche due gatti che non se la filano per nulla.... per ora. pensi che possa andare bene come convivenza? Sono 9 anni che abitiamo in questo condominio e non abbiamo mai avuto "problemi" del genere.....

12 giugno 2017 alle ore 13:20  
Blogger ROME said...

Ciao, anche noi da un paio di giorni abbiamo scoperto questo nuovo inquilino sentendolo ronzare dietro un calendario del Milan e poi dietro un quadro di Kakà (gente, non sto scherzando)...... Lungi da me fare del male alla creatura ho solo ripulito le cose dai nidi pensando non venisse più poi ho cercato informazioni e sono arrivata qui. Essendo impossibile tenere chiuso nelle ore diurne e avendo letto che non è pericoloso, abbiamo pensato di ospitarla e basta. Che dici Nico Valerio? Ho anche due gatti che non se la filano per nulla.... per ora. pensi che possa andare bene come convivenza? Sono 9 anni che abitiamo in questo condominio e non abbiamo mai avuto "problemi" del genere.....

12 giugno 2017 alle ore 13:23  
Blogger ROME said...

Ciao, il tuo articolo mi è stato utilissimo visto che da tre giorni convivo con uno di questi insetti (o perlomeno da tre giorni ne sono consapevole :) ) Ha fatto le sue cellette dietro un quadro di Kakà dopo che le ho distrutto quello precedente dietro un calendario del Milan (ha decisamente una predilezione per il rossonero). Appurato che non è pericolosa e che i miei gatti pare che non se la filino per nulla e non potendo stare al buio durante il giorno ho deciso che possiamo tranquillamente ospitarla. Che dici?

12 giugno 2017 alle ore 14:22  
Blogger Nico Valerio said...

Così anche casa vostra è entrata nel data-base della soc. Vespa Vispa & C. Chissà che recensione farà questa giovane mamma su Tripadvisor. Sai, loro a differenza degli Umani sono molto esigenti in fatto di bed and breakfast e non lo lodano solo perché nel corridoio hanno visto una pianta di ficus...
Comunque una volta volati via i piccoli neonati (a proposito, devono trovare qualche spiraglio aperto... altrimenti muoiono di fame dentro casa), hai tempo fino alla prossima volta per decidere se far entrare o no le altre vespe.

12 giugno 2017 alle ore 15:21  
Blogger ROME said...

Ahahahah, comunque questa giovane mamma ci perdonerà se, per ovvi motivi, l'abbiamo già battezzata Gullitt e..... nessun problema per i piccoli.... fino a sett/ott. casa nostra è piena di "spiragli" ciao e grazie :)

12 giugno 2017 alle ore 16:15  
Anonymous Anonimo said...

Buonasera. Ho appena trovato una di queste vespe sul pavimento dentro casa, visibilmente agonizzante. L'ho accompagnata fuori trascinandola delicatamente e, una volta fuori, ho provato ad offrirle del miele per vedere se si riprendeva, senza successo. Secondo la sua esperienza cosa potrebbe essere successo?

12 giugno 2017 alle ore 21:35  
Blogger Nico Valerio said...

Un entomologo lo ha spiegato (e credo di averne parlato nel lungo articolo... o in un commento): se la vespa non riesce più a uscire e fa sforzi continui senza poter nutrirsi, muore dentro casa, esausta.

12 giugno 2017 alle ore 22:00  
Blogger georg said...

La mia "La Storia" in 7 volumi della Einaudi è stata pesantemente censurata! :-)

19 giugno 2017 alle ore 16:50  
Blogger Nico Valerio said...

Probabilmente è una Storia un po' faziosa: la vespa vasaio raramente sbaglia...:-)

19 giugno 2017 alle ore 18:46  
Anonymous Valentina said...

Ho questa vespa che va e viene da giorni, inizialmente non ci ho dato molto peso ma da ieri ho notato che si infila nel foro dei cavi della luce in soggiorno e dietro lo specchio del bagno (stesso foro)! Così mi sono allarmata e per fortuna ho trovato questo articolo, grazie! Ora mi toccherà tenere le finestre chiuse (qui in Germania le tapparelle sono una rarità) ma mi domando ora come posso fare per togliere i nidi: i fori sono molto piccoli e con i cavi di mezzo l'unica cosa che mi viene in mente sarebbe l'uso dell'aspirapolvere... non una bellissima soluzione ma che altro potrei fare?

19 giugno 2017 alle ore 21:13  
Blogger Unknown said...

Nico grazie mille per l'articolo. Sai qualcosa sul maschio? che vita fa?

20 giugno 2017 alle ore 13:08  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Nico, articolo molto interessante ed esaustivo.
Sono stata assente da casa per alcune settimane e al mio rientro ho trovato due nidi di fango nella parte esterna di ciascuna delle mie due porte-finestra della cucina. Uno è chiaramente un nido in quanto ha un'apertura circolare. L'altro, invece, ha una struttura ermetica, priva di aperture. Come faccio a verificare se il nido è abitato? e nell'altro caso, cioè quello della struttura ermetica, posso tentare di "staccarlo" dalla finestra (sembra proprio incollato). Premetto che non mi fanno paura. Mi piacciano gli insetti e trovo queste vespe affascinanti nella loro forma allungata e aggraziata.

Grazeie

21 giugno 2017 alle ore 16:16  
Blogger Nico Valerio said...

Ma mi sembra di aver detto che ogni celletta o nido viene chiusa dalla madre con uno strato sottile, anche per difendere la larva dai predatori. Tra l'altro l'insetto finalmente formato compie un lavoro faticoso per aprire la celletta e uscire (tanto che se non riesce a sfarfallare fuori della nostra casa per trovare nuovo cibo rischia di morire). Non ho mai visto interi blocchi di terra argillosa fabbricati dalle vespe apparentemente senza aperture (ma queste aperture ci saranno, probabilmente ben mimetizzate). Aspetta qualche giorno o settimana prima di staccare e depositare altrove il blocco, per vedere se si aprono cellette.

22 giugno 2017 alle ore 17:19  
Blogger Unknown said...

Ciao Nico ... purtroppo non sapevo nemmeno che esistesse questo tipo di vespa e stasera ero a cena da mia suocera che mi raccontava di quest'ape "strana" che andava e veniva e che secondo lei stava facendo un nido sotto la panchina di una statuina che aveva lei sul comò. Conoscendo solo la classica ape le ho detto che era impossibile se no comunque molto strano. Ho curiosato e ho notato quello che poi ho scoperto essere il nido di fango/argilla che ho staccato e distrutto inconsapevolmente �� . Dentro c'erano una decina di ragni non so se ci fossero anche delle larve anche se i fori li ho visti. La domanda mia è se c'erano i ragni vuol dire che le larve non erano ancora lì? O che non li hanno mangiati tutti? La statuina l'abbiamo buttata (pensando ad un infestazione di ragni all'inizio ��) torneranno lo stesso le api? Fino a ieri pomeriggio ancora entrava l'ape può essere che non aveva ancora finito di fare il nido e che quindi non abbiamo ucciso le larve ����? Grazie comunque utilissimo il tuo blog

22 giugno 2017 alle ore 22:11  
Blogger Nico Valerio said...

Sax Gem (Sax jam.... jazzista? In tal caso auguri!), poiché i ragnetti vivi ma paralizzati sono stati messi lì dalla vespa madre perché servissero al pasto delle piccole larve di vespa (somigliano a un piccolo e corto verme), se nelle cellette hai trovato ancora tanti ragnetti, vuol dire che ci doveva essere anche qualche larva, più o meno matura e trasformata, perché escono quando hanno finito il piatto... Ed escono come insetti completi dotati di ali.

22 giugno 2017 alle ore 22:41  
Anonymous Crapa de Cactus said...

Ho sempre odiato queste bestiacce proprio a causa della loro spietata caccia ai piccoli ragnetti. Un giorno sono riuscito a chiuderne una in un vaso di vetro assieme a un piccolo scorpione che avevo trovato in cantina. Poco tempo dopo, la vespa ha fatto la fine che si meritava. Che soddisfazione!

24 giugno 2017 alle ore 15:15  
Blogger Nico Valerio said...

Crapa, ero incerto se pubblicare questo tuo commento o no. Qualcuno debole di cultura e personalità - mi dicevo - potrebbe essere spinto o sentirsi giustificato se uccide insetti. Alla fine ho deciso che la "pena" migliore per chi ha scritto questo commento è la pubblicazione. Infatti, è altamente ridicolo e privo del minimo buonsenso (che fa parte dell'intelligenza) parteggiare per un animale o l'altro nella continua lotta per la vita che caratterizza il mondo animale. E' perfettamente logico e naturale che la vespa, che oltretutto si nutre di nettare dei fiori, cacci i piccoli ragni per la prole. Non va "punita" per questo. Non sarà certo questa caccia a far sparire i ragni. La Natura sapiente nel bilanciare e regolare l'equilibrio tra le varie specie tiene conto anche della "catena trofica" tra animali. Anche la simpatia e antipatia che gli Umani provano per alcuni animali è infantile e anti-ecologica. Comunque la caccia dei ragnetti da parte della vespa è cosa naturale; mentre inserire in un vaso chiuso una vespa e uno scorpione è una situazione artificiale.

24 giugno 2017 alle ore 18:35  
Blogger Valeria said...

Complimenti per l'articolo! Osservavo questo insetto da un po' di tempo con curiosità in quanto ha fatto un nido sul terrazzo, dove non reca alcun disturbo e sono contenta di aver imparato qualcosa di più su questo interessante animaletto grazie al suo articolo!

25 giugno 2017 alle ore 21:50  
Anonymous Luciana said...

Ciao, mi piacerebbe sapere quali sono i predatori naturali di queste vespe, ammesso che ce ne siano. Il tuo articolo mi ha rassicurata sulla pericolosità di questi singolari insetti ma devo dire che ritrovarsi i loro nidi di fango praticamente dappertutto non è piacevole, specie se i bersagli sono libri da collezione o oggetti di valore. Buona giornata e complimenti per il tuo interessante lavoro.

27 giugno 2017 alle ore 17:02  
Blogger Nico Valerio said...

Quale animale preda questa vespa? Be', intanto, a leggere certi commenti di odio infantile (che quasi mai pubblico), direi l'Uomo. Con l'aggravante che non se ne nutre. Poi direi gli uccelli e i chirotteri (pipistrelli) che possono sorprendere questa vespa in volo o posata su un fiore... Ma essendo una vespa solitaria, cioè che non ha un nido collettivo, e preferendo per le cellette delle larve luoghi super-protetti, come le abitazioni umane, ha poco da temere (se non dall'Uomo, appunto) finché non sfarfalla via dopo la mutazione. A differenza delle vespe sociali, come il calabrone. Che è molto più aggressivo e pericoloso anche per l'uomo, ma ha il tallone d'Achille nel nido collettivo e vistoso. Quindi l'analogia della vespa vasaio con la vespa-calabrone per quanto riguarda i predatori naturali potrebbe non essere totale. Comunque - scrive la biologa Ida Lucia Grimaldi - "molti animali (uccelli, rettili, anfibi, moffette, orsi, procioni, mantidi, ragni e anche altri calabroni), possono predare il gruppo detto delle “vespe sociali”, di cui fanno parte i calabroni, ma nessuno offre un controllo biologico sufficiente nelle zone di contatto uomo-calabrone".

27 giugno 2017 alle ore 17:42  
Anonymous Luciana said...

Lascia perdere i troll e compagnia bella. Non ne vale la pena. Prima o poi si stufano anche loro e passano ad altro. Per quanto riguarda i calabroni posso dire che sono stata fortunata, nel senso che non ci ho mai avuto a che fare, ma una mia amica è stata punta sul braccio e mi ha detto che la loro puntura è assai dolorosa. Quando ero piccola credevo che i temibili calabroni fossero quelle specie di grosse api pelose e cicciottelle ma cercando su Google ho capito che non è così. Buona serata Nico.

27 giugno 2017 alle ore 18:47  
Anonymous Magda said...

Ciao, mi sta capitando in questi giorni di vedere questa simpatica vespa. Almeno 4 giorni che viene, in tarda mattinata in camera mia, giornalmente, e altrettanto giornalmente io esco dalla stanza chiudendo la porta perché provo un certo timore reverenziale per questo insetto per via della suo aspetto vistoso e imponente. Io rimango fuori dalla stanza neanche due minuti, che quando rientro è già sparita. Sono davvero così veloci, oppure sta ancora cercando un posto adatto? Premetto che la mia camera ha molti libri (anche in doppia fila... Sistemati in quel modo proprio a inizio estate) e numerosi posti nascosti e inaccessibili. Perciò da quel che ho letto in questa pagina (anche tutti i commenti) mi sembra un comportamento un po' strano, il suo. Credo che la cosa si possa spiegare con il fatto che dove abito io non piove da molto tempo e non riesce a trovare il fango, magari? Ma allora che senso ha andare in avanscoperta tutti i giorni se non ha materiale?
Una cosa che ho osservato stamattina: la vespa non ha un punto preciso in cui va sempre e svolazza per la stanza anche se la mia stanza è piena di piccoli rifugi per bestie come lei. Da ciò che avete descritto sembrano insetti molto sicuri di sé, eppure stamattina aveva il comportamento di una banale mosca da appartamento.

28 giugno 2017 alle ore 14:56  
Anonymous Magda said...

Ah, e un'altra cosa: dove fanno i nidi se non trovano case da prendere in prestito?

28 giugno 2017 alle ore 15:01  
Anonymous Matteo said...

Io ho avuto a che fare con queste bestiole in più occasioni e in case diverse.
Ho imparato ad ammirare la loro tenacia e soprattutto la loro memoria.
Le ho viste persistere alla chiusura della finestra e poi entrare da finestre lontane e capire esattamente dove dirigersi in casa per trovare comunque il loro nido, in una stanza dall'altra parte della casa.
In ogni occasione sono riuscito a rendermi conto della situazione e a trovare i nidi grazie al ronzio che fa la vespa quando va a lavorarci dentro. Nei nidi poi ho sempre trovato le uova e decine di ragnetti e piccoli insetti (un po' disgustoso, ancora di più adesso che nell'articolo scopro essere insetti vivi e immobilizzati).
Strano perché nel mio caso, una volta rimosso il nido e lasciato che la vespa perlustri la zona un altro paio di volte per poi scacciarla, la vespa non si è più fatta vedere in quella casa. In ogni caso, sono ammirevoli e ogni volta ho rimosso il nido con un filo di dispiacere perché quell'esserino, di cui fino ad oggi non conoscevo il nome, merita davvero rispetto...

28 giugno 2017 alle ore 22:10  
Blogger Nico Valerio said...

Magda, ogni buco nella roccia, nel terreno, nei tronchi d'albero, nei legni marciti, tra le pietre, oltre a muretti e costruzioni abbandonate, potrebbe andar bene per questa vespa opportunista.

29 giugno 2017 alle ore 09:40  
Anonymous Simona G. said...

Salve Nico Valerio, ho letto il suo interessante articolo e la devo ringraziare per i consigli su come allontanare questi innocui insetti senza far loro del male. Sapevo che queste vespe solitarie cacciassero ragni di piccole dimensioni per nutrire la prole ma ho notato che esse possono diventare vittime di quelli più grandi, e non molto tempo fa mi è capitato di vederne una azzannata e trascinata via da un brutto coso di cui non conosco il nome. Ora glielo descrivo: è nero, piuttosto grosso e robusto, e si muove nei pressi di una ragnatela tubolare non particolarmente appiccicosa, ma la cosa che mi ha maggiormente colpita, oltre al carattere luciferino, è la robustezza delle tenaglie, o meglio, delle zanne, che sono di colore nero con riflessi verdi metallici. Spero di essermi espressa bene. Due domande: come si chiama la specie di ragno che le ho appena descritto? E soprattutto, è pericolosa per le persone? La prego di non darmi della fifona ma a me i ragni hanno sempre fatto molta impressione.

29 giugno 2017 alle ore 10:04  
Blogger Nico Valerio said...

Non sono un esperto di ragni, ma per cultura generale sulla base di quanto mi dici (colore nero, aggressività, chele iridescenti, ragnatela tubulare) avanzo un'ipotesi. Potrebbe essere una femmina (perché mostra le chele di colore iridescente verde-azzurro in atteggiamento aggressivo) di Segestria florentina, vistoso ragno nero il cui veleno (tutti i ragni sono velenosi, poco, molto o moltissimo: quindi nessuno dovrà darti della "fifona") spiega il morso molto doloroso. L'immagine è qui: http://scienze.fanpage.it/i-5-ragni-piu-pericolosi-in-italia-ecco-quali-sono-e-dove-si-trovano/
Ma per approfondire dovresti seguire qualche Associazione di Aracnologia.
Puoi confrontare col tuo ricordo.
Lo sai che i ragni hanno da 8 a 6 occhi?
E' comunque vero che mentre la femmina adulta di Vespa vasaio Sceliphron caccia i piccoli ragni, corre il rischio di essere cacciata dai ragni adulti, se incappa in una ragnatela...

29 giugno 2017 alle ore 18:13  
Anonymous Simona G. said...

Mamma mia, ho visto la foto sul sito di cui mi ha gentilmente fornito il link e ho constatato che si tratta proprio del ragno da lei menzionato! Ho anche letto che in Italia si trova praticamente dappertutto: andiamo bene! Fortuna che il suo veleno non è particolarmente tossico! Nel guardare la foto mi sono soffermata sulla testa di questo mostriciattolo e osservandone gli inquietanti occhi e gli enormi uncini mi sono ricordata dello sguardo malefico di IT, nella sua forma di ragno gigante. Approfondire? No, grazie! Quel poco che ho appreso oggi me lo farò bastare per una decina d'anni. Comunque, la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e le auguro un buon proseguimento di serata.

29 giugno 2017 alle ore 19:20  
Blogger Alice A. said...

Buongiorno,anche io ho delle nuove inquiline! Era già qualche giorno che sentivo ronzii provenienti dal condotto di aerazione del bagno, ma stamattina ne sono venute fuori due belle vespone... credo che abbiano fatto il nido nel condotto, come posso fare per risolvere la situazione? Il nido è veramente inaccessibile!

3 luglio 2017 alle ore 11:25  
Blogger ROME said...

Ciao, torno a distanza di un mese per dirti che stamattina sono andata a curiosare dietro al quadro e ho visto alcune cellette già aperte, altre sono ancora chiuse..... direi che tutto procede per il meglio. Grazie ancora per i tuoi consigli :)

11 luglio 2017 alle ore 19:25  
Anonymous Anonimo said...

Salve, oggi ne ho viste due nel soggiorno e considerato che ero chiusa dentro con condizionatore acceso, finestre chiuse, credo siano ahimè già dentro casa e ne ho una fobia folle. È possibile che ormai siano dentro casa? Grazie

18 luglio 2017 alle ore 18:10  
Blogger Nico Valerio said...

Due? E' chiaro che vogliono uscire, e non possono. Così rischiano di morire in poche ore per fame. Vanno fatte uscire aprendo le finestre nella stanza in cui si trovano o presumibilmente è nascosto il nido. Non pungono, tranquilla.

18 luglio 2017 alle ore 19:06  
Blogger ROME said...

Ciao, dopo 7 giorni ci rimane solo una celletta chiusa.... secondo te è normale che tardi così tanto ad uscire l'ultimo.... forse non ce la fa. Non so che fare... se sia il caso di aiutare o no........

18 luglio 2017 alle ore 19:49  
Blogger Nico Valerio said...

"Aiutare" la Natura è quasi come contrastarla: fa più male che bene. La schiusa tarda forse perché era stata ritardata anche l'immissione dell'uovo nella celletta. Oppure la mamma-vespa distratta non ha ben paralizzato uno dei tanti ragnetti; questo si è risvegliato affamato e anziché essere mangiato ha mangiato lui la larva!...:-) Scherzo....!

18 luglio 2017 alle ore 22:37  
Anonymous Anonimo said...

Ieri sera abbiamo trovato diversi nidi nei cassettoni delle tapparelle, già con un buco, nelle stanze in cui effettivamente transitano insistentemente. La mia preoccupazione dipende dal fatto che sono settimane che le faccio uscire e sto attenta a non farle rientrare ma puntualmente all'improvviso le vedo. Dopo quello che ho visto ieri sera capisco perché

19 luglio 2017 alle ore 09:41  
Anonymous Anonimo said...

Bellissimo articolo, scritto con passione e grande amore per la natura. Complimenti e... Grazie!

27 luglio 2017 alle ore 02:05  
Blogger Alessandra said...

Buongiorno signor Nico, e complimenti per questo interessante e quantomai dettagliato articolo!
La graziosa ape vasaio ha scelto anche il mio garage, usato da me pochissimo in quanto tengo l'auto all'estero.Ha scelto di costruirlo avvalendosi di una fessura subito sopra al basculante, internamente, è di struttura rettangolare, di colore chiaro e più che di terra sembra fatto di velo.
Da un bel po' di giorni, più o meno 20, non vedo più l'ape solitaria entrare ed uscire e lo conferma il nido che non è più cresciuto di dimensioni. Non sembra vi siano aperture in esso. In quanto tempo dovrebbe schiudersi? Non le nascondo che da quando Lei è entrata, non ho più avuto il coraggio di aprire ed arieggiare il locale perché sono molto paurosa, vorrei riuscire ad allontanare il nido, senza distruggerlo, ma è situato quasi sul soffitto. Lei cosa mi consiglia? Nel ringraziarla anticipatamente, ke rinnovo i miei complimenti.
Alessandra

29 luglio 2017 alle ore 06:41  
Blogger Nico Valerio said...

Potrebbe non essere una vespa come quelle descritte nell'articolo, se il nido non è fatto di argilla o terra impastata. Il nido di una vespa solitaria dovunque sia non è pericoloso e dopo il suo tempo viene dismesso.

29 luglio 2017 alle ore 10:27  
Blogger Alessandra said...

Grazie a Lei ed a tutti gli interessati che partecipano a questo Blog, ho imparato che non devo aver timore, così lascerò che l'alveare subisca la sorte che le è stata destinata. Grazie a tutti!

29 luglio 2017 alle ore 11:39  
Blogger Nico Valerio said...

Un momento: io non sto parlando di alveare, né di api. Ma solo di una singola vespa vasaio. Spero che sia un lapsus.

29 luglio 2017 alle ore 18:15  
Blogger Alessandra said...

Ho dimenticato di specificare che sono sicura si tratti di una vespa vasaio, l'ho vista volare più volte, anche con incontri diciamo più che "ravvicinati"... come Lei ben dice, è curiosa, forse un po' invadente, ed è impossibile confonderla con altri esemplari. Quanto a me, non si deve preoccupare gentile Nico, il timore rimane e mi terrò comunque a debita distanza. Rinnovo i miei complimenti.

29 luglio 2017 alle ore 23:25  
Anonymous Anonimo said...

Ora capisco perchè ho trovato un'individuo di vespa vasaio sul pavimento del luogo dove lavoro!!! E' rimasta senza energie dopo essere uscita dal guscio.che peccato!! io adoro tutti gli insetti!
Facendole delle macrofotografie ho notato due piccole sfere tra i grandi occhi,mi sà dire cosa sono??
grazie,e complimenti per l'articolo!!

30 luglio 2017 alle ore 22:06  
Anonymous Fler said...

Grazie a queste informazioni ho capito che sono le vespe vasaie che di anno in anno visitano il mio balcone.Dapprima si infilavano nei fori dei miei stendini di metallo per bucato, poi quando ho chiuso i fori con nastro adesivo, ho cominciato a notarle che costruivano i loro vasi per la prole nel muro;non sapevo che erano innocue ed avendo timore di essere punta nel toglierli, spesso ho usato un martello per distruggerli...ora sarò più delicata!
La lotta ora è spostata verso le cimici verdi che si infilano ovunque, nonostante le zanzariere!

4 settembre 2017 alle ore 11:36  
Anonymous Anonimo said...

A casa mia la vespa fa i suoi nidi direttamente sulla porta d'ingresso, tra la porta stessa e lo stipite, e la porta viene logicamente aperta tutti i giorni in più occasioni ed in vari orari, essendo una casa abitata. Non è comunque cosi facile liberarsi dei nidi, non si staccano cosi facilmente come dite negli articoli e rimane una specie di patina sulla porta o nei vari punti dove nidificano.

13 settembre 2017 alle ore 17:14  
Anonymous Anonimo said...

Proprio in questi giorni ce n'è una che sta costruendo i suoi nidi sulla stretta parete tra finestra interna ed esterna. Io di giorno lascio la finestra interna aperta e le ante in legno esterne bloccate e leggermente aperte. Le lascio sempre stare e spesso le osservo da vicino mentre costruiscono i loro nidi, facendo con le mandibole un ronzio come di rasoio elettrico. Il fango lo preleva qui sotto e ogni viaggio dura pochi minuti. Comunque sono insetti molto simpatici, non sono fastidiosi e sono sempre indaffarati a costruire i loro nidi. Oggi osservandola ho notato che la vespa "capisce" che il nido è completo quando questo ha assunto una lunghezza pari a quella del suo stesso corpo...

15 giugno 2018 alle ore 00:46  
Blogger Cnsl76 said...

Non ricordo più quando è successo la prima volta.. ad ogni modo quest anno ne ho due (uno sul lato destro e uno sul lato sinistro) che scorrazzano e fanno i loro comodi in camera mia, dentro le scatole dove conservo vecchi ricordi (giocattoli, quaderni ecc..). Adoro gli insetti mi piace osservarli e cerco sempre di non interferire sul loro 'prestigioso' lavoro... Mi chiedevo se può essere un errore lasciarle fare ciò che vogliono o devo preoccuparmi di qualcosa? A me loro non danno fastidio, fanno un po' di baccano quando costruiscono ma per il resto loro non infastidiscono me ed io non infastidisco loro.. Posso continuare ad ospitare o devo preoccuparmi? Grazie per il tuo articolo.. Consuelo.

24 giugno 2018 alle ore 14:17  
Blogger Unknown said...

Finalmente ho scoperto come si chiamano! Conviviamo semi-pacificamente da anni! Ho dei vasi di fiori finti appesi sul muro e sono sicura che vivano lì indisturbate da generazioni ma se mi fanno il giardino più fiorito e aiutano i fiori degli orti vicini mi sta bene! Alcune volte entrano in casa (in soggiorno, principalmente, perché non ho la zanzarieza) cosa vanno cercando? Posti più sicuri? Non c'è mai un traffico continuo, se evito che si infilino non ci dovrebbero essere problemi giusto? Se non sconfinano possiamo condividere il balcone senza problemi (anche se temo che il gatto abbia mietuto qualche vittima meno esperta) :)

26 giugno 2018 alle ore 15:58  
Anonymous Anonimo said...

Ciao a tutti, anch'io ho un problema serio con queste vespe vasaio. Penso che la mia situazione sia la più estrema e complicata di tutte.
Questo perché hanno fatto nidi non visibili, nelle fessure in alto dove ci sono le tapparelle e dove si arriva all'interno del cassone, quindi una volta che entrano è praticamente impossibile eliminare il nido e le vespe in questione. Le ho già viste aggirarsi nella fessura esterna del balcone della sala, sulla fessura esterna della finestra in cucina e sulla fessura esterna del balconcino che collega il bagno e la cucina.
Entrando dall'esterno non so proprio come fare per risolvere il problema. Aiutatemi per favore.

27 giugno 2018 alle ore 14:08  
Anonymous Anonimo said...

Hahahahah io l ho uccisa con la racchetta elettrica per zanzare

27 giugno 2018 alle ore 14:59  
Blogger Unknown said...

Ho appena scoperto un vasaio, in casa, nella parte alta della finestra, nell'intercapedine dove curva l avvilgibile, ho scattato una foto, può interessare?

1 luglio 2018 alle ore 16:38  
Anonymous Anonimo said...

pizzicata appena ora mentre sono stesa ferma su un prato di un parco acquatico...per la cronaca, il vitino della vespa muratore era nero

10 luglio 2018 alle ore 15:41  
Anonymous Anonimo said...

bellissimo articolo davvero...
mi hai fatto provare tenerezza per un insetto un po' inquietante.
non sono propensa ad uccidere esseri viventi di nessun tipo, a parte zanzare.
ho trovato un nido in un vecchio mobile radio, ho tolto il nido perché devo restaurarlo.
il nido l'ho tenuto per fare delle osservazioni/studio con i miei ragazzi...
dopo aver, purtroppo, ucciso una larva nel tentativo di aprirlo e osservare (ho erroneamente pensato fosse vuoto) abbiamo deciso di aspettare la nascita delle piccole vespe per poi lasciarle libere ovviamente.
ieri sera, nata la prima, ma stamattina trovata moribonda (il barattolo contenente il nido era aperto per lasciarle via libera)
le ho dato acqua e zucchero, ma ancora non si riprende
consigli per la prossima nascita?
grazie infinite
monica

11 luglio 2018 alle ore 10:23  
Blogger Anna said...

Il libro preferito di una delle mie prime vespe vasaie fu "Storia dell'Italia partigiana" di Giorgio Bocca. L'avevo letto anni prima e poi messo lì, a conferma di quanto detto da Nico Valerio, in seconda fila. Poi sono tornate sempre ed hanno nidificato in ogni luogo della mia casa. Due giorni fa ho fatto scorrere il vetro di una parte della mia libreria che di solito rimane chiusa e pluff... sono cadute un'infinità di cellette con relative vespe pronte per prendere il volo! Non ho paura di questi animaletti perché non sono aggressivi per niente e dirò di più: sono simpatici!
Non ho mai visto tanta tenacia e celerità nel lavoro.
Di solito vado in vacanza in campeggio. Lo scorso anno, appunto. Di tempo ne abbiamo quando siamo in vacanza e dopo aver osservato per anni e anni lo spuntare dalla terra di piccole larve bianche e la loro lenta metamorfosi (quante ne abbiamo salvate da inevitabili schiacciamenti!) come dicevo, lo scorso anno ci siamo incantate, io e mia figlia, nell'ammirare la celerità della vespa vasaia nell'entrare da un oblò della roulotte ed uscire quasi subito da un altro. Il tutto è durato diverso tempo però abbiamo deciso di osservare la sua reazione al fatto di trovare, all'ennesimo viaggio, tutti gli oblò chiusi. Ebbene, è stato sbalorditivo assistere alla tenacia con la quale cercava di entrare.Ha cominciato a volare da destra a sinistra e viceversa, senza arrendersi mai e con una furia tale che abbiamo ceduto. Le abbiamo permesso di nidificare nella nostra roulotte.

7 agosto 2018 alle ore 23:42  
Anonymous Anonimo said...

Ho scoperto nei giorni scorsi 7 nidi adiacenti di questa vespa sugli infissi di una finstra. Dopo aver letto questo interessantissimo articolo, questa mattina ho deciso di prelevarli per trasferirli in un prato ma, sorpresa, i nidi erano spariti. Come si può spiegare?

20 agosto 2018 alle ore 10:25  
Blogger Ned Chinaski said...

Ciao, bell'articolo, risulta anche scorrevole alla lettura.
Ti segnalo un errore: "di piccoli ragni, insetti "antipatici"". I ragni non sono insetti, hanno 8 zampe.

Buona giornata.

Nadir

9 settembre 2018 alle ore 14:11  
Blogger Unknown said...

Grazie per lo splendido articolo. Da parte mia e da parte del simpatico imenottero che mi ha fatto visita!

22 ottobre 2018 alle ore 21:21  
Blogger Unknown said...

Grazie per lo splendido articolo, da parte mia e da parte del simpatico imenottero che mi ha gentilmente fatto visita!

22 ottobre 2018 alle ore 21:22  
Blogger Unknown said...

Grazie per il tuo articolo,da oggi sono in una casa nuova in montagna e c'e' ne sono tantissimi di nidi di vespe ,e sinceramente anch'io li ho tolti e dentro c'erano i ragnetti,mi dispiace non voglio ucciderli ma non lo sapevo che sono innocue ,volevo chiederti oltre le finestre e libri possono costruire nidi sui vestiti appena stesi fuori?? E ho notato oggi che girano i calabroni cosa posso fare per tenerli lontani dalle finestre e dalla casa?? oltre sono belle grosse e io ho un po' paura non riesco a godermi il giardino in questo modo..grazie

25 giugno 2019 alle ore 01:32  
Anonymous moira said...

Grazie per il tuo articolo,da oggi sono in una casa nuova in montagna e c'e' ne sono tantissimi di nidi di vespe ,e sinceramente anch'io li ho tolti e dentro c'erano i ragnetti,mi dispiace non voglio ucciderli ma non lo sapevo che sono innocue ,volevo chiederti oltre le finestre e libri possono costruire nidi sui vestiti appena stesi fuori?? E ho notato oggi che girano i calabroni cosa posso fare per tenerli lontani dalle finestre e dalla casa?? oltre sono belle grosse e io ho un po' paura non riesco a godermi il giardino in questo modo..grazie

25 giugno 2019 alle ore 01:34  
Blogger Nico Valerio said...

No, nei vestiti lasciati fuori all'aria non fanno di certo il nido di argilla. I calabroni invece sono aggressivi e pericolosi: ma per fortuna si fanno notare per mole e ronzio ed è facile allontanarli (sventolando camicia-fazzoletto-foglio di giornale ecc.). Capito che non sono graditi, non ritornano: non hanno la motivazione del nido e dei piccoli cone la vespa vasaio. Mentre si sta sdraiati in giardino è quasi normale che un calabrone gironzoli attorno per curiosità, ma è questione di pochi secondi... e in genere basta allontanarli con una mano

26 giugno 2019 alle ore 21:10  
Blogger Nico Valerio said...

Anonimo dei "nidi sulla porta": si tratta solo di tracce di argilla, quindi puoi raschiare o lavare con spugna ruvida e acqua.

26 giugno 2019 alle ore 21:14  
Blogger Unknown said...

Bellissimo questo articolo! Purtroppo ho appena dovuto spruzzare il veleno su un nido in casa... però ora che so che posso cacciarle con una maglietta mi organizzerò meglio! Grazie per tutte le cose interessanti che hai scritto! :)

4 luglio 2019 alle ore 20:23  
Blogger Antonio said...

Articolo molto interessante e rassicurante. Da almeno 15 anni, pur abitando al 4° piano nel centro di Roma, la mia casa viene regolarmente pattugliata da queste vespe in estate. Leggendo l'articolo ho capito perché, infatti 15 anni fa sono riuscite a costruire tante cellette unite nella tapparella (bellissime). Avendo dei gatti adorati, e credendole molto aggressive, le ho sempre scacciate non molto sportivamente (spruzzandogli del deodorante per ambiemte). Ora farò come dici tu, anche perché mi sono sempre sentito in colpa, ma la domanda è: Sono pericolose per i gatti? Grazie, Antonio

7 luglio 2019 alle ore 14:22  
Blogger Nico Valerio said...

No, ancora meno che per l'uomo, se possibile. Anzi, nei rari casi in cui i neonati fuoriescono a fatica dal nido, a cui hanno dovuto togliere il tappo, ed esausti per la mancanza di cibo cadono a terra, potrebbero restare vittime degli animali in casa, sempre molto curiosi.

8 luglio 2019 alle ore 13:08  
Anonymous Margherita said...

Ciao! Mi aggiungo ai ringraziamenti per l'articolo simpatico e utilissimo. Anch'io sono giunta qui cercando di capire se queste vespe fossero pericolose e come rimuovere il nido, che purtroppo una ha fatto in casa mia (in cucina! Un posto tutt'altro che appartato... poi sono andata a controllare le librerie ma quelle sono salve! Che vespa bizzarra la mia ahah).
Purtroppo nella rimozione del nido l'ho rotto! Non riuscivo a staccarlo e alla fine ho usato troppa forza e si è sfracellato (e sono usciti un sacco di ragni, anche belli grossi......). Mi dispiace molto perché avrei voluto metterlo in balcone, anche per aiutare i miei fiori e specialmente il mio adorato kumquat. Ora spero che la mamma non tenti di rifare il nido proprio lì (se l'ho tolto spero capirà che non è un luogo sicuro!). L'ideale sarebbe proprio ch di sua spontanea volontà andasse in balcone! In cucina proprio non mi sento a mio agio perché è una zona frequentata, anche se hai scritto che è un insetto assolutamente innocuo. Che poi perché molta gente (tra cui me stessa) amano così poco gli insetti (per non dire che ne hanno paura)? Razionalmente so che sono così piccoli e che anche quelli velenosi, almeno qui da noi, generalmente non fanno quasi nulla. Ma perché allora li temiamo? È una domanda che nteressante, no?

13 luglio 2019 alle ore 16:07  
Anonymous Anonimo said...

Volevo ringraziarti per tutte queste informazioni:
ora cercherò di stare attento e di non rompere più i loro nidi... mi sono sempre preoccupato delle api che volano intorno ai miei fiori, ma queste vespe pensavo fossero pericolose ed ho spesso distrutto i loro nidi per paura.

14 luglio 2019 alle ore 22:18  
Blogger Unknown said...

Ho trovato una sorta di cassettina con il vasettino sul davanzale della finestra tra le persiane chiuse ed le imposte all'interno lasciate aperte.. Mi sono incuriosito le vespe le avevo già viste... Adesso ho associato.

Ho chiuso le imposte e l'ho lasciato facendo qualche foto. Grazie per le info

23 luglio 2019 alle ore 17:03  
Blogger Unknown said...

Quando andavo a pescare trovavo spesso questi insetti intenti a prelevare il fango lungo la riva, il loro andirivieni iniziava quando il sole era già alto per terminare all'improvviso sul tardo pomeriggio. Dalle mie parti purtroppo c'è la diffusa credenza che siano molto velenosi, addirittura letali se si ricevono diverse punture. Ovviamente l'ho sempre considerata una leggenda, ma dopo la lettura di questa appassionante discussione ho abbandonato ogni residuo timore, se non altro di una spiacevole puntura.

24 luglio 2019 alle ore 20:46  
Blogger Andare said...

Credo di aver la casa piena di nidi, ma le adoro.
Bellissimo articolo.

28 luglio 2019 alle ore 22:47  
Blogger Unknown said...

Salve, innanzitutto volevo complimentarmi per l’articolo! È scritto benissimo e pieno di informazioni molto utili. Io ho una casa al mare e ricordo che queste vespe girano sin da quando ero piccolo (ma non hanno mai fatto un nido dentro casa perché mio padre le scacciava all'istante). Premetto che io ho tutte le finestre provviste di zanzariere. Ieri sera (verso le 21:00) sono andato a chiudere le serrande e ho notato una vespa vasaio morta per terra. Ho pensato che l’avessi schioccata senza accorgermene la mattina, circa un ora dopo sono tornato e nella stessa stanza ne ho trovata un’altra morta per terra poco distante, ho fatto il giro delle camere e ne ho trovate altre due morte (una si muoveva appena) davanti alla finestra di un’altra stanza e una quinta in una ragnatela affianco alla finestra in una terza stanza. L’unica spiegazione che ho trovato è che una sia entrata un mese e mezzo fa quando ho dovuto aprire le zanzariere per far posizionare una nuova lavatrice in balcone e che abbia fatto il nido. In ogni caso credo che siamo rimaste intrappolate in casa, al buio, (la casa è rimasta chiusa un mese e mezzo), che siano morte di fame e che quando la mattina ho aperto le finestre (con le zanzariere chiuse però) abbiano provato ad uscire con le ultime forze rimaste. Io purtroppo ho la fobia, appena ho capito che c'era un nido da qualche parte ho fatto i bagagli e col mio cane sono partito all’1:00 di notte verso casa in città. Secondo lei ce ne possono essere altre? La casa è su due piani e al piano di sotto non ho trovato nessuna vespa. So che i nidi ne contegno 4/5 e io effettivamente ne ho trovate in totale 5 per terra nelle varie stanze. Oggi sono tornato e ho controllato alcuni quadri e gli armadi, domani controllerò meglio anche i cassoni delle serrande. Secondo lei possono avere fatto il nido dentro un cassone ed essere entrate in casa dal buco della corda per alzare le tapparelle? Abbiamo messo in una stanza quella elettrica quindi ora dove prima c'era la corda per le tapparelle adesso c'è un buco, ma in questo caso non capisco come mai non siano uscite nello stesso modo in cui sono entrate.

Saluti

1 agosto 2019 alle ore 00:15  
Blogger Nico Valerio said...

Se ha letto il lungo articolo (si può anche aiutare con la ricerca di singole parole chiave) parlo del caso in cui le giovani vespe appena uscite a fatica e a digiuno dai nidi, e per questo poco reattive, restano intrappolate in casa perché non trovano una via d’uscita, e sfinite muoiono. Sì, è probabile che una vespa madre abbia costruito a suo tempo i piccoli nidi (che io sappia non è mai uno solo: io ogni volta ne trovavo diversi nella mia libreria; anche se in teoria potrebbero anche esserci casi in cui la formazione di altri nidi è interrotta da un evento fortuito come la chiusura delle finestre o l’azione di disturbo dell’uomo). Potrebbero esserci, perciò, se ci sono più nidi, varie schiuse e varie uscite scaglionate di giovani vespe. Non si deve spaventare, non sono tane di topi, ratti o scarafaggi, che rendono la casa inabitabile: sono insetti innocui, pulitissimi, che neanche si fanno notare, anzi vorrebbero uscire. Però capisco l’inquietudine di sapere che ci sono nidi in casa senza sapere dove (ce l’avevo anch’io tanti anni fa, quando ignoravo tutto di queste vespe, ed ero sicuro che ci fossero nidi tra i tanti libri, anche accanto al letto, dove avevo visto svolazzare la madre sempre verso lo stesso gruppo di libri, il più nascosto!). Nel caso mio le finestre erano aperte il più possibile (era una mia idea radicata), cosicché le madri entravano quando volevano a fare i nidi; però in compenso le vespe giovani ne uscivano subito senza fastidi, infatti non le notavo mai. Nel caso suo, invece, con finestre aperte di rado e incontrollate, e poi con lunghe chiusure, c’è non solo il rischio di intrappolare i piccoli, ma una volta tanto perfino la madre!

2 agosto 2019 alle ore 00:20  
Blogger Anastasia Pesci said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

11 agosto 2019 alle ore 13:10  
Blogger Anastasia Pesci said...

Bellissimo articolo! Ora mi sento di conoscerle anche io e sono meno spaventata da queste cose "lunghe" ahah!
Le vedo da qualche mese gironzolare nel cortile della mia piccola residenza estiva, ma non capivo da dove provenissero. È possibile che scavino nel tufo per fare i nidi? Il muro esterno (mattoni di carparo) è pieno di buchi profondi, non vorrei rimanere senza casa io alla fine xD
Si trova esposto al sole nelle ore più calde, da mezzogiorno in poi... potrei mandarle una foto per capire se si tratta dei loro nidi o di altro?
Grazie mille

12 agosto 2019 alle ore 20:25  
Anonymous Anonimo said...

Vorrei "spezzare una lancia" anche a favore delle più note cugine: le vespe calabrone che fanno quel grosso nido a cellette esagonali di " cartone": le ospito sempre ogni anno e mi piace quella loro tipica organizzazione militare, in realtà la loro indole è più complessa di quello che comunemente si crede: quando costruiscono il nido sui vasi del mio balcone le osservo e mi guardano con sospetto, in genere una si alza in volo " in ricognizione" attorno a me. Dopo alcuni giorni si abituano alla mia innocua presenza e mi guardano sempre meno, dopo una-due settimane mi ignorano del tutto, anche avvicinando la mano a 5 cm. dal nido, non hanno più alcuna reazione e letteralmente " non mi vedono più " o meglio pare mi abbiano catalogato come soggetto non ostile. Due anni fa sono inciampata in un vaso e accidentalmente sono andata a toccare col braccio il nido con circa una trentina di vespe, risultato: zero punture a me, tanta agitazione per le vespe che si muovevano agitatissime sul nido.Qualcuno dice che " avvertono " la paura e da qui possono diventare pericolose, nel mio caso, non ho mai avuto alcun timore, non so se questo le ha rese innocue nei miei confronti. La cosa intetessante che noto è che " osservano" in particolare all' inizio quando si installano, se mi muovo molte si spostano in sincronia e si alzano sulld zampe posteriori assumendo una posizione più eretta....diciamo così ...per vedere meglio al di sopra del nido, ma poi col passare dei giorni non mi osservano più.....e io mi sento sempre...meno importante...��.
Allevano la parola a cui danno da mangiare di bocca in bocca, anche se una vespina appena uscita dalla celletta si allontana dal nido, una consorella la segue e la nutre anche fuori dal nido.Il cibo che ogni vespa porta viene sempre condiviso con le sorelle che si avvicinano per prenderne una parte. Se una vespa muore, le altre se ne nutrono, è particolarmente gradita la testa.
Interessante è anche vedere che a turno alcune si portano in una parte più appartata del nido e si fermano riposando nella penombra, anche in pieno giorno. Ce ne sono sempre alcune in turno di riposo.Non credo abbiano dei sentimenti, ovviamente, ma il comportamento riflette in toto quell' ordine cosmico, regolare, preciso, dove ogni tassello sa dove deve andare e cosa deve fare,dove il tutto è più importante della somma delle sue parti...un Universo in miniatura insomma!!!Ciao e grazie! Silvia Marussich (Verona )

13 agosto 2019 alle ore 20:50  
Blogger Nico Valerio said...

Silvia, complimenti per la capacità di osservare, in questo caso anche con molta partecipazione ed emozione.

14 agosto 2019 alle ore 16:19  
Blogger Barbara said...

Ciao, cercavo informazioni su questo insetto curioso che mi fa i nidi dentro i cassonetti delle tapparelle. Lo fanno da anni ma quest anno ho messo le zanzariere alle porte finestre e inevitabilmente mi finiscono in casa. Amo tantissimo gli animali dunque appena sono a tiro, le catturo con un contenitore e le libero fuori. Per me potrebbero stare in casa quanto gli pare, ho solo timore che possano pungere il mio gatto. Lui ha varie allergie e temo una reazione avversa in caso di puntura. Non so se è un timore sensato, se possano pungerlo e non trovo informazioni veterinarie specifiche sulla puntura di questo specifico insetto. Ha qualche notizia a riguardo? Grazie

18 agosto 2019 alle ore 01:41  
Blogger Nico Valerio said...

L'articolo dovrebbe rassicurare.

18 agosto 2019 alle ore 17:42  
Anonymous lucia said...

Ho letto con interesse il tuo articolo e credo di avervi trovato le risposte che cercavo da almeno un paio di anni...Spesso sulla soglia del portoncino d'ingresso della mia casa trovo piccoli favi e terra; lo scorso anno avvicinandomi alla porta, sentivo il tipico ronzio di api/vespe. L'altro ieri aiutata da un amico , ho fato un'ispezione più profonda e sorpresa, sorpresa nella parte alta del portoncino ho trovato tanti piccoli favi. Ti chiedo: li posso togliere uno ad uno, senza pericolo o magari all'interno dell'intercapedine ( la struttura è doppia )può esserci la vespa madre? Se i favi sono stati depositati anche in profondità e quindi non sono visibili, come faccio ?
Grazie !!!

23 agosto 2019 alle ore 09:09  
Blogger Nico Valerio said...

Lucia, fammi capire, tu vuoi far fuori i piccoli e mi chiedi preoccupata se ... ci può essere lì vicino anche la madre?...:-) No, non è sicuro che nei nidi ci siano le larve: puoi vedere se sono sigillati o aperti. Se aperti vuol dire che sono vuoti: le vespette neonate già sono uscite da tempo. In ogni caso la vespa madre non c'è, perché una volta costruiti e riempiti di ragnetti e larve i nidi, se ne va e non torna più per controllare. Più che toglierli ti conviene controllarli. Se li togli e li distruggi (con fatica, se sono inaccessibili) e una futura vespa madre verrà in ispezione, perché una finestra o porta aperta lo permette, quella ne costruirà di nuovi! Quindi, o riempi in qualche modo l'incavo o chiudi in modo continuativo tutte le entrate possibili

26 agosto 2019 alle ore 20:46  
Blogger Antonella said...

ho appena scoperto chi sta costruendo un nido appena dentro al bordo della plafoniera al soffitto della mia camera. non so come comportarmi....se lo dico a mio marito, sicuramente salirà subito su e farà pulizia! se faccio finta di niente, cosa succede? tra un po' vedrò uscire un'intera famiglia di vespe? non è tardi per la costruzione di un nido? attendo un Suo consiglio e ulteriori spiegazioni, grazie

p.s.: in questo momento, la signorina, è in piena attività....pare una motosega!!

28 agosto 2019 alle ore 12:32  
Blogger Nico Valerio said...

Signorina? Signora, prego!...:-) Ma se sta ancora costruendo i nidi con l'argilla, si è ancora in tempo per interromperla in modo non-violento. Non ha ancora messo le larve, se sta lavorando. Non vive mica in camera. Deve ogni volta arrivarci attraverso la finestra portando tra le mandibole i pezzettini di argilla! Basta non lasciarla più aperta (come dico nell'articolo...) SENZA CONTROLLO. Insomma, per chi è stato preso di mira il segreto è ESSERE SEMPRE PRESENTI QUANDO LA FINESTRA (o altro possibile varco) E' APERTA.. E con un giornale o camicia ricacciarla fuori quando entra. Dopodiché si possono togliere i nidi: saranno ancora in costruzione e vuoti.

28 agosto 2019 alle ore 22:33  
Blogger Antonella said...

grazie per la risposta e per tutte le informazioni sulla vespa vasaio che non conoscevo. credo che alla Signora (giustamente), le permetterò di finire il suo lavoro e, alla prossima stagione, cercherò di non permettere ad altre di costruire nuovi nidi.

29 agosto 2019 alle ore 11:32  
Anonymous Gianluca Brescia said...

Conosco questa vespa da 3 anni per puro caso perché era attratta e lo è ancora dal nettare del fiore della passione. C'è un nido in un angolo in alto al mio balcone e penso che non lo togliere mai. Ogni anno aspetto che tornano. Quest'anno ho visto per la prima volta una specie colore blu elettrico.

23 settembre 2019 alle ore 20:35  
Blogger Alessia said...

Buongiorno, grazie per questo articolo interessantissimo, la Vespa vasaio ha fatto il nido nella mia casetta degli attrezzi in giardino.
Effettivamente ho notato che è poco invasiva e solitaria ma avevo paura che schiuse le uova l'alveare diventasse più grande e fortemente frequentato da vespe adulte.
Ho tolto per due volte le cellette, ma adesso che ti ho trovato e ho capito che nella casetta non può darmi fastidio non gliele toglierò più, poverina mi è spiaciuto tantissimo ma non ne conoscevo il comportamento. Da adesso se torna la adotto 😊

29 settembre 2019 alle ore 08:26  
Blogger Nico Valerio said...

Tornerà un'altra, semmai, e costruite le cellette con molti va-e-vieni portando l'argilla in bocca, riempite di ragnetti e poi ben chiuse, non si farà più vedere. Ne usciranno, dopo aver rotto i tappi a fatica, i figli, che voleranno via. E' un ciclo.

30 settembre 2019 alle ore 00:10  
Blogger Paolo Marcotulli said...

non sapevo si chiamasse cosi'.
L'ho sempre considerata una "grande Vespa",non aggressiva e facile da convincere a tornarsene indietro.

Sono tollerante con gli insetti.
Ho persino condiviso la mia scrivania con Calabroni che mi venivano " a trovare "avendo fatto il nido ( piccolo, che ho conservato) all'interno del cassonetto della serranda sopra la mia testa, nella camera dove ho il PC.

Io non disturbavo loro e loro ( i calabroni) non hanno mai disturbato me,nemmeno quando li avevo a pochi centimetri o nell'allontanarli dai fogli su cui si erano posati ma che mi servivano per prendere appunti.

Comunque, ieri, 22 Dicembre 2019,ho rinvenuto due di quelle "anforette" dietro un quadretto che avevo rimosso per dargli altra sistemazione.

Tutte e due risultavano aperte e, quindi, portato a conclusione il loro dovere.
Ma, io, non mi sono accorto di nulla, ne' prima, ne' durante, ne' dopo......

23 dicembre 2019 alle ore 10:58  
Blogger Stefano said...

Grazie.
Gran bell'articolo.trovo i bozzoli nel legno nei libri e nella terrazza aperta ma riparata.

31 marzo 2020 alle ore 18:15  
Anonymous Claudio (l'altro) said...

L'articolo è di qualche anno fa ma è talmente bello che scrivo solo per ringraziare l'autore.
Sto scrivendo proprio dopo aver trovato un bel nido in ufficio, rimasto semi-abbandonato durante l'emergenza COVID19, con una finestra accostata. Adesso con lo smart-working ci passo un giorno a settimana o due, e c'è questa bella vespona che fa avanti e indietro dalla finestra al nido, tra un frigo e un muro. Per fortuna non ho colleghi al momento, altrimenti sarebbe difficile convincerli a non sterminarli.

A Nico Valerio faccio anche i complimenti per la pazienza con cui si presta a rispondere a tutti, compresi quelli che commentano senza chiaramente aver letto una riga dell'articolo: chiaramente c'è gente che si ferma al titolo e alle figure, tutto ciò che è più lungo di un commento su un social network gli mette timore. Ma è un fenomeno che esiste da prima di internet.

4 giugno 2020 alle ore 11:48  
Blogger Unknown said...

Io ho le zanzariere
Ma ne ho appena trovata una
Inizialmente pensavo fosse sull'esterno
Invece era sulla zanzariera
All interno
Tra zanzeriara e finestra(che poi ho chiuso)
Da dove può essere arrivata?
Da dentro casa o da fuori, dalle fessure della zanzariera?
Mia figlia ha più paura di me

5 giugno 2020 alle ore 15:48  
Anonymous Rossa di Toscana said...

BELLISSIMO! Non c'è da nessun'altra parte un articolo così completo e dettagliato. Grazie. Curioso, perché so che tu sei un grande esperto di nutrizione, non di insetti. Ma, come dici, sei stato "costretto" a diventare esperto perché la vespa intrufolona ha fatto il nido più volte tra i tuoi libri. E, l'abbiamo capito, guai a toccarli. Così ti sei messo a studiarla, per allontanarla definitivamente. Prima incavolatissimo, è vero', ma poi forse ti ci sei un po' affezionato! E così ci hai fatto cambiare idea anche a noi lettori che la odiavamo, E ora invece le vogliamo bene...:-)

6 giugno 2020 alle ore 15:10  
Blogger Nico Valerio said...

A Claudio (l'altro), sono davvero contento che a qualcuno la monografia sia piaciuta. Iniziai a fare questo articolo nel lontano 2012 (la data l'ho messa in bianco ed emerge solo evidenziando col mouse sopra il titolo a sin. per non far sembrare ingiustamente vecchi gli articoli). Ingiustamente, perché io gli articoli più interessanti e vivi li aggiorno, a differenza del 99% dei bloggers. E così, giorno dopo giorno l'articolo è diventato più completo, a mano a mano che approfondivo la materia, o "a mie spese" osservando i piccoli danni in libreria o sui testi zoologici. Finché l'articolo, che in origine era brevissimo, brillante e divertente, è diventato una lunga monografia divulgativa. Ed è aggiornata a quest'anno, come è scritto in rosso alla fine. Un poco prolissa e spesso con ripetizioni, certo (e me ne scuso), perché non ho tempo per accorciare, e dopotutto è un servizio gratuito che offro, io che ho sempre scritto per lavoro articoli e libri (dove invece sono attento alla sintesi e a evitare ripetizioni). Essendo abituato nei miei Corsi, io impaziente per natura ho imparato a correggere con pazienza la pigrizia degli altri che non amano leggere. Ma per autodifesa, anch'io so essere pigro nello scrivere, altrimenti con 9 blog impazzirei. E devo ricordarmi che il mio interesse principale è la storia del cibo, la scienza degli alimenti e la divulgazione degli alimenti (su cui ho 2 blog). Ciao e grazie!

6 giugno 2020 alle ore 15:29  

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